Qui Milano – L’Assemblea prende atto della crisi e invita il Consiglio a lavorare unito
L’approvazione del bilancio consuntivo 2013, le dimissioni del presidente della Comunità e di alcuni consiglieri, lo stanziamento straordinario da parte dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane di una somma da destinare alla scuola – a causa dello stato di emergenza economica in cui versa -, il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. Questi alcuni dei punti evocati nel corso dell’assemblea della Comunità ebraica di Milano. Numerosi gli iscritti presenti, venuti ad ascoltare le delucidazioni del Consiglio sulla delicata situazione comunitaria, in un momento molto difficile per la realtà ebraica milanese sia dal punto di vista finanziario che da quello organizzativo.
A segnare in modo profondo la Comunità, le vicende legate alle ingenti somme sottratte dalle casse comunitarie da dipendenti ora allontanati, su cui è in corso un’indagine penale. L’assessore al Bilancio Raffaele Besso, nel corso della presentazione della sua relazione, ha sottolineato la realizzazione di un’imponente riorganizzazione amministrativa e contabile, assieme all’assegnazione della revisione del Bilancio ad una società specializzata. Sui conti gravano fra l’altro anche gli ammanchi emersi dalle indagini della magistratura, stimati in diversi milioni di euro. In merito all’inchiesta, il presidente Walker Meghnagi ha più volte ribadito l’impegno della Comunità milanese a collaborare con gli inquirenti e come dal lavoro dei magistrati non sia emerso il coinvolgimento di nessun iscritto.
Ad esprimersi sul Bilancio, anche il Collegio sindacale che ha invitato il Consiglio ad apportare alcuni provvedimenti integrativi in modo da permettere al collegio stesso di poter esprimere un giudizio completo. Su questa base, è stata approvata una mozione da parte dell’Assemblea, chiamata ad approvare in via consultiva il Bilancio 2013, in cui si chiede al Consiglio di seguire le indicazioni emerse dalla relazione del collegio sindacale, sottolineando che una volta adottate le integrazioni non sarà necessario richiedere nuovamente il parere assembleare.
Dopo la forte istanza di avere a Milano interlocutori certi e istituzioni stabili, rivolta nel corso del dibattito del Consiglio dell’Unione cui lo stesso Meghnagi era presente come osservatore, ora anche molti iscritti milanesi e diversi esponenti della lista Ken hanno rinnovato con una mozione la richiesta a Meghnagi di ritirare le sue dimissioni dal Consiglio presentate a fine ottobre, quando insieme all’assessore Besso aveva lasciato l’incarico in polemica con lo schieramento della lista Ken. A seguire erano arrivate le dimissioni degli altri Consiglieri della lista Wellcommunity. “Molti consiglieri non hanno voluto approvare esplicitamente il bilancio con un voto favorevole – aveva allora dichiarato Meghnagi – e questa credo sia una dimostrazione di sfiducia rispetto al mio operato”. In assemblea sono emerse nuovamente le divisioni che hanno caratterizzato le due anime elette in Consiglio. Tornando alle difficoltà economiche in cui versa la keillah milanese, è stato invece presentato dal presidente come un successo l’ottenimento di un finanziamento straordinario da parte dell’UCEI per sostenere finanziariamente la scuola ebraica. La richiesta di Meghnagi era stata infatti accolta nello scorso Consiglio dell’Unione, tenutosi a Roma il 14 dicembre, a seguito di un ampio dibattito. A fronte dell’intervento, molti Consiglieri UCEI hanno richiesto ai dirigenti comunitari milanesi un piano efficacemente strutturato per rimettere in piedi i conti della scuola comunitaria. A causa dell’assenza di quest’ultimo era stato infatti impossibile dare seguito all’ipotesi approvata dal Consiglio dell’Unione nel dicembre dello scorso anno (erogazione di un contributo a fronte di uno specifico progetto di risanamento della scuola) ed è stato ora necessario tramutare l’intervento in un gesto finalizzato alla mera necessità di fronteggiare l’emergenza.
Gli interventi dell’Unione delle Comunità Ebraiche per assistere la Comunità in questo momento difficile hanno, come è stato confermato in assemblea, anche portato a importanti chiarimenti con l’Agenzia delle entrate che consentiranno di superare limitando i danni gli esiti di contenziosi appartenenti al passato e di raggiungere una migliore e più certa impostazione tributaria per il futuro.
Daniel Reichel
(19 dicembre 2014)