Chanukkah 5775 – Le luci e la forza del Meridione

chanukkah meridioneÈ stato particolarmente evidente a Chanukkah il grande lavoro in corso da anni nel Meridione, grazie alla collaborazione fra molti, singoli e istituzioni. La Comunità ebraica di Napoli, la Carta della Judeche e l’Istituto Internazionale di studi ebraici che hanno sede a Catania, insieme all’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, hanno portato avanti con costanza e determinazione progetti che hanno avuto negli scorsi giorni uno sbocco festoso. L’accensione della Chanukkiah a Napoli a poca distanza dalla sede comunitaria è oramai diventata una tradizione che attira non soltanto gli iscritti: vi sono convenuti molti cittadini e diversi turisti. Trani, Sannincandro, Cosenza, e anche Catania e Palermo, tante luci accese che testimoniano come la presenza dell’ebraismo in Meridione sia ormai una realtà viva e vitale. E sempre più forte.

Qui Trani- Le luci accese dieci anni fa che non si spengono più

In Piazzetta Scolanova, questa volta, le autorità civili, se pur invitate non c’erano. In contrapposizione a una moderatamente fredda serata di fine dicembre, altri luoghi, prossimi alla Sinagoga Scolanova, erano battuti da furibonde tempeste dagli esiti, allo stato, ancora incerti. In poche parole, questa volta, il “Palazzo” di pasoliniana memoria, per un motivo o per un altro, ha disertato l’appuntamento.
Anche Scolanova, intabarrata, non per il freddo – s’insiste – decisamente mite, ma per i lavori di ristrutturazione della facciata che ne occultano la facciata, avrebbe potuto dare l’impressione di esercitare una presenza timida, quasi fosse solo un edificio come gli altri.
Riaperta agli usi e alle tradizioni di studio e di preghiera come l’avevano ideata e realizzata i suoi antichi costruttori, probabilmente “Todeschi” o “Tedeschi” considerate le similitudini tra l’edificio tranese ed alcune Schule ad esempio in Ungheria (Sopron) o in Germania (Miltenberg) o nella Repubblica Ceca (Praga, sinagoga Pinkas), dal 2004 è la sede della ritrovata presenza ebraica pugliese.
Ormai non c’è Shabbat Zachòr che non veda Scolanova aperta e pulsante di vita. Come, con modalità diversa, non c’è Kippur per gli ebrei residenti in Puglia e per altri provenienti da altre regioni, senza il sostare, in concentrazione e preghiera, tra le mura di Scolanova.
Con l’aiuto di D-o, con un cielo così terso da poter osservare la luna di Rosh Chodesh, un folto pubblico composto da ebrei e da gentili, decine e decine di persone, s’è acciambellato attorno alla grande channukìa di ferro battuto, posta in piazza.
In occasione dell’accensione della settima Luce di Channukah, in piazza Scolanova, anche per accendere i lumi c’erano il Presidente della Comunità di Napoli, Pierluigi Campagnano e sua moglie Ester; il maskil Marco Dell’Ariccia, giunto appositamente da Roma, inviato dall’Ucei; gli Ebrei provenienti da Modugno, come da Brindisi, da Bari come da Barletta.
Il Maestro Lotoro, questa volta, ha reso omaggio alla sua professione e ha diretto un formidabile Quartetto di ottoni del Conservatorio “E. Duni” di Matera che ha eseguito, con l’improvvisato ma caloroso coro dei presenti, Ma’oz Tzur ma anche l’Hatikvah.
Marco Dell’Ariccia ha accompagnato tutti presenti nella rievocazione storica del miracolo della Riconsacrazione del tempio dopo la cacciata dei Siriaco-ellenisti a seguito della rivolta dei Cashmonìm e dopo l’accensione, ci si è recati dentro la Sinagoga per un approfondito shiur e per gustare un piccolo rinfresco kasher.
Sono ormai dieci anni che, dal 2004, la festa di Channukah a Trani è condivisa.
Dapprima un piccolo drappello di volenterosi sognatori, come Avraham Zecchillo, z.l. e Francesco Lotoro, dieci anni fa addirittura sul Fortino che s’affaccia sul mare da cartolina di Trani. Poi, via via, con l’apporto di rabbini, di maskilim, di esponenti della Comunità di Napoli, le accensioni pubbliche sono diventate un appuntamento fisso con la città e non solo con essa.
Si può, senza enfasi retorica, ma con solida convinzione, affermare che i “pionieri” di dieci anni fa sono stati lo Shammàsh, di un’ideale grande channukìa che fa brillare di luce ebraica il “tacco dello stivale”: dal Gargano al Salento, da Trani allo Jonio.
Augusto Segre, z.l., in una lontana conversazione radiofonica di cinquant’anni fa, in occasione di Channukah 5726, ebbe a dire: “Quando si accendono le fiammelle della Channukìa, la mano passa da un lume all’altro e via via la luce si fa più intensa, brilla sempre più ed illumina gli occhi ed il cuore. Vediamo così che solo aumentando le fiammelle, aumenta la luce”. Emèt!

Yehudah Pagliara

(24 dicembre 2014)

Un Meridione illuminato

La festa di Chanukkah ha visto il fiorire di diversi eventi nel meridione d’Italia: il 18 dicembre, nella sala della Provincia di Cosenza si è tenuto il convegno su Alarico e la Menorah con larga partecipazione di pubblico. Si narra infatti che Alarico avrebbe portato la Menorah del Tempio di Gerusalemme in Calabria a seguito del sacco di Roma. Erano presenti al tavolo il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, Carlo Marroni Vaticanista del Sole 24 ore esperto di relazioni tra vaticano e Israele, Vincenzo Nigro giornalista di Repubblica, il Sinologo Francesco Sisci, una delegata della Provincia di Cosenza e Roque Pugliese in rappresentanza della Comunità Ebraica. Le vivaci relazioni hanno entusiasmato la Platea. Alla fine il Sindaco ha rinnovato pubblicamente l’apprezzamento della Città per le manifestazioni ebraiche organizzate, dall’accensione pubblica della chanukkiah dello scorso anno alla giornata della Cultura Ebraica e ai vari convegni interculturali organizzati dalla Comunità Ebraica di Napoli. Nell’occasione è stata donata al sindaco una Menorah di ottone a nome della Comunità Ebraica di Napoli. Il Sindaco ha inoltre presenziato all’accensione pubblica il 22 Dicembre con il sostegno di persone provenienti da tutta la Calabria.
Anche quest’anno la chanukkiah è stata accesa tutte le sere presso un luogo altamente simbolico dell’oscurità che avvolse gli ebrei durante il periodo dell’inquisizione: le carceri del Palazzo Steri a Palermo. In queste carceri furono rinchiusi molti ebrei e ancora sono visibili i graffiti che ne testimoniano la presenza e le sofferenze. Il 22 dicembre si è inoltre tenuta una conferenza. Dopo il saluto delle autorità’, il Magnifico Rettore dell’Università’ degli studi di Palermo, Roberto Lagalla, ha tenuto un discorso sull’importanza del dialogo interculturale e del ruolo primario dell’università come sede aperta a tale dialogo. Ha accennato all’importanza dell’antica, duratura e numerosa presenza ebraica in Sicilia e ha sottolineato la volontà di sostenere qualsiasi iniziativa volta alla diffusione della conoscenza della tradizione ebraica. A tal proposito ha dichiarato che, essendo questo il secondo anno che gli otto giorni di Chanukkah si svolgono all’interno di palazzo steri, sede del rettorato, che lui la ritiene ormai una “tradizione”.
Luciana Pepi, docente di lingua e cultura ebraica, presso l’Università degli studi di Palermo, ha parlato del significato della festa di Chanukkah, delle sue origini e delle sue tradizioni. Ha fatto riferimento al significato simbolico della luce in relazione alla identità ebraica, alla conoscenza e l’educazione. Francesco Bonanno, biblista, ha parlato di all’haftarah di Chanukkah e si e’ soffermato su alcuni versetti di Zaccaria proponendo alcune riflessioni sul risvolto etico. Chi vi scrive ha poi parlato mettendo in luce le differenze che sussistono tra la cultura greca e la saggezza ebraica come tramandata dalla tradizione rabbinica e come nel corso dei secoli l’ebraismo abbia visto nella filosofia da una parte una struttura di pensiero in contraddizione con la tradizione rabbinica, ma allo stesso tempo un potente strumento utile anche per affrontare temi legati al mondo della Torah. Infine Salvo Parrucca, palermitano, ha fatto alcune considerazioni personali sul significato di Chanukkah. Ha moderato l’incontro la prof.ssa Rita Calabrese, docente di lingua e letteratura tedesca dell’università degli studi di Palermo, prima di un momento musicale a cura dell’Ensemble Alphabet.
E anche a Catania quest’anno si è accesa la chanukkiyah in Piazza Università, tutte le sere.

Gadi Piperno

(24 dicembre 2014)