…cronaca
Squilibrati psichici che si lanciano sulla folla alla guida di furgoni ad alta velocità urlando Allah è grande, estremisti post-fascisti che progettano attentati di ogni tipo, rispolverando il linguaggio dei vecchi camerati abbagliati dalla luce del duce; gruppi sinistroidi che fanno saltare rotaie, bloccando la circolazione ferroviaria. Sono solo alcuni degli inquietanti fatti della cronaca settimanale. Mi ricordo quando, appena dopo l’11 settembre, i servizi segreti denunciavano la possibilità che il terrorismo divenisse la forma di guerra del mondo globalizzato, dove i conflitti fra nazioni sembrano destinati ad essere marginalizzati a causa dell’interdipendenza economico-finanziaria e del deterrente atomico. Si temeva, mi ricordo, il kamikaze biondo con gli occhi azzurri. Come esorcizzare il pericolo? Io mi ristudierei i passi in cui il mondo parlava una lingua unica. Lì, forse, possiamo trovare l’antidoto.
Davide Assael, ricercatore
(24 dicembre 2014)