Comunità ebraica di Milano, una lettera per fare chiarezza
“La Comunità ha presentato e vinto in primo grado e in appello un ricorso contro la cancellazione dal registro delle Onlus. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha successivamente presentato interpello all’Ufficio centrale dell’Agenzia delle entrate a Roma per avere un parere conclusivo sul riconoscimento dello stato di Onlus per tutte le Comunità ebraiche, ottenendo parere favorevole. Ne consegue che all’udienza già fissata per febbraio 2015 il reato contestato non sussisterà più”.
È quanto scrive il vicepresidente UCEI Roberto Jarach in una lettera al direttore del Corriere della sera Ferruccio De Bortoli a due giorni dalla pubblicazione, nelle pagine milanesi della testata, di un articolo in cui si riferiva di una indagine della Procura della Repubblica sul welfare integrativo della Comunità ebraica di Milano. L’ipotesi di reato, riportava il Corriere, è “dichiarazione infedele” per 2 milioni di euro relativa al 2009. La Comunità dal suo canto sottolineava come le attività proposte al suo interno non siano qualificabili “come commerciali” e “in alcun modo generatrici di reddito”. E talmente esse “non hanno alcun intento lucrativo” che “strutturalmente si risolvono in cospicue perdite” metabolizzate solo perché “la Comunità si propone come sistema integrativo del welfare pubblico”.
Sottolinea oggi Jarach: “Spero che questo chiarimento possa servire ad allontanare qualsivoglia infondato sospetto che la Comunità ebraica e i suoi amministratori abbiano mai voluto mettere in atto comportamenti irrispettosi delle leggi nazionali e possano aver commesso alcun reato volontariamente”.
Onu, rigettata la risoluzione palestinese. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha rigettato la risoluzione palestinese in cui si chiedeva il conseguimento della pace con Israele entro un anno e la “fine dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi entro il 31 dicembre 2017”. La risoluzione non ha ottenuto la maggioranza richiesta di nove voti favorevoli all’interno del Consiglio per poter essere approvata: otto i sì, Cina, Francia, Russia, Argentina, Cile, Ciad, Giordania e Lussemburgo. Due i voti contrari, Stati Uniti e Australia. Mentre cinque le astensioni, Gran Bretagna, Lituania, Nigeria, Corea e Rwanda. “Invece di dar voce alle aspirazioni di entrambe le parti, questo testo ne prende in considerazione solo una”, ha dichiarato l’ambasciatore Usa presso le Nazioni Unite Samantha Power nello spiegare il motivo della bocciatura della risoluzione da parte di Washington.
Se il pericolo viene dal mare. Riflette Guido Olimpio sul Corriere: “Clandestíni a bordo del traghetto Norman Atlantic. Liste passeggeri incomplete o che non tornano. Un mercantile, il Blue Sky, con un altro carico di disperati in mezzo all’Adriatico, informazioni confuse che facevano temere situazioni pericolose. Episodi diversi, con molti lati oscuri. Ma una cosa emerge e dovremmo tenerne conto per il futuro: se un nucleo di terroristi volesse lanciare una sfida dal mare ha compreso che non è una missione impossibile”.
Un rabbino all’Ambrosiana. Rav Giuseppe Laras, presidente emerito dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia, sarà presto dottore honoris causa della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. La cerimonia, in programma nel 2015, avverrà alla presenza del cardinale Angelo Scola. Scrive il Giorno: “Per la prima volta un ebreo entrerà a far parte del collegio di studiosi che rappresenta la vera anima dell’istituzione creata nel Seicento dal cardinale Federico Borromeo”.
Il cibo del dialogo. A Palazzo Vecchio, quest’oggi, un pranzo interreligioso voluto dal sindaco di Firenze Dario Nardella. “Ogni odio nasce dai preconcetti ed è soltanto attraverso il dialogo che questi preconcetti possono essere superati” afferma la presidente della Comunità ebraica fiorentina Sara Cividalli (Corriere Fiorentino).
Memoria nelle pietre. Nuove pietre d’inciampo nelle strade italiane. A Torino, in gennaio, l’artista tedesco Giunter Demnig installerà la “stolpersteine” numero 50mila in memoria di Eleonora Levi, arrestata dai tedeschi alla clinica Sanatrix e deportata ad Auschwitz (La Stampa).
Resistere al Male. Il coraggio dei giovani antinazisti francesi della Mano Nera al centro dell’ultimo libro di Frediano Sessi, recensito per il Corriere da Stefano Jesurum. Sull’Osservatore Romano Giovanni Preziosi racconta invece l’eroismo del francescano Marie Benoît, Giusto tra le Nazioni dal 1966.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(31 dicembre 2014)