…riforme

Basiti? Perplessi? Qualcuno potrà dire: bisognava aspettarsela! Papa Bergoglio ha vita difficile nell’ambito del suo stesso ambiente ecclesiastico. Alle gerarchie consolidate le riforme non vanno giù. E anche certa intellighèntzia cattolica non ama le innovazioni, specie se vanno in direzione etica. E finché si tratta di abbandonare la messa in latino vada pure, ma quando vengono intaccati i privilegi, le prebende, quando vengono toccati gli intrighi con le consorterie politiche, beh, allora proprio no! Dal che si conferma che la Chiesa si è costituita come istituzione temporale, e alla temporalità non ama rinunciare. Omelie e sermoni sono poi un’altra cosa, che con la realtà hanno ben poco a che fare, e il loro scopo è di rimanere suoni ad effetto che si librano leggeri nell’aria. Ma vale solo per le gerarchie ecclesiastiche cattoliche tutto questo? A parte il terreno ben dissodato dei sermoni biblici, quante assenze e quanti silenzi si levano da scranni religiosi di ogni sorta? Quanto è rimasta intaccata la cultura religiosa dalle prassi aberranti della politica? Qual è oggi la funzione della religione nella nostra società, fatto salvo l’appello a Dio nel momento disperato del bisogno? Povero papa Bergoglio! Vita dura.

Dario Calimani, anglista

(6 gennaio 2015)