Qui Roma – Nuove pietre per la Memoria

IMG_20150107_100238Suo compito era di sorvegliare le stazioni e le strade segnalando i movimenti tedeschi verso i fronti di Cassino e di Anzio. Arrestato dai nazifascisti, sarà ucciso alle Fosse Ardeatine.
Inizia da Maurizio Giglio, 23 anni, una medaglia di bronzo al valor militare ottenuta sul fronte greco-albanese, la sesta edizione di Memorie d’inciampo a Roma, progetto coordinato da Adachiara Zevi sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica e il patrocinio del comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità ebraica capitolina.
“Nelle pietre un segno di Memoria tangibile, che parla alla coscienza di tutti” spiega Zevi. Al suo fianco la vice ambasciatrice di Germania in Italia Martina Nibbeling-Wrießnig e la presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi. Raccolti attorno all’abitazione che fu di Giglio, in Largo della Gancia, gli studenti di quattro scuole romane e molti cittadini del quartiere.
IMG_20150107_102511Ad apporre la “stolpersteine” come consuetudine è Gunter Demnig, l’artista tedesco cui si deve il merito della loro ideazione e incastonatura – in molte decine di migliaia di esemplari – nelle strade di tutta Europa.
Tante le memorie che si ricordano oggi: nel quartiere Prati, ma anche a Trastevere, piazza Vittorio e soprattutto al Portico d’Ottavia dove 11 pietre commemorano la famiglia Sabatello, catturata nella sua quasi totalità in occasione della razzia del 16 ottobre 1943. L’unico a sopravvivere sarà Leone. Per i genitori, le sorelle, la cognata, le due nipotine e lo zio si apriranno le porte dell’inferno di Auschwitz-Birkenau.

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(7 gennaio 2015)