Le rotative della libertà

charlie memorialLe rotative della libertà torneranno presto a girare. Una tiratura straordinaria di un milione di copie per il prossimo numero del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, la cui redazione è stata decimata ieri da un brutale assalto terroristico. Lo ha annunciato un rappresentante della testata confermando che le rotative torneranno in funzione in tempo per garantire l’uscita in edicola il prossimo mercoledì, 14 gennaio. Continua intanto la massima allerta in tutta Parigi. La città è blindata ed è aperta da ore la caccia all’uomo. Sarebbero barricati in una casa a Crepy en Valois, Chérif e Said Kouachi, i due fratelli trentenni accusati di aver ucciso ieri dodici persone nell’attacco alla redazione del giornale satirico Charles Hebdo. Dopo aver seminato il panico per cinque lunghissimi minuti, i due, tornati da poco da un viaggio in Siria, si sono allontanati ed hanno ucciso a sangue freddo il poliziotto in bicicletta Ahmed Merabet, 42 anni, che aveva tentato di fermarli. L’agghiacciante scena di Merabet che alza le mani in segno di resa e non viene risparmiato ha fatto il giro del mondo. Said e Chérif Kouachi sono poi scappati a bordo di una vettura nera che hanno abbandonato perché tampinati dalla polizia, proprio così però, grazie ad una carta d’identità abbandonata, si è riusciti a risalire ai nomi dei due. Durante la fuga hanno tamponato un’auto e si sono spostati su una seconda macchina, una Renault Clio. Hanno poi depredato una pompa di benzina di cibo e carburante e continuato il loro folle viaggio.
Stamattina la città è stata poi stravolta da un’altra sparatoria: vicino alla Porta di Chatillon sono stati colpiti due vigili, un uomo, gravemente ferito, ed una donna che è rimasta uccisa. L’attentatore, a bordo di una macchina simile a quella dei due fratelli, aveva la testa rasata ed indossava un giubbotto antiproiettile, ed è poi scappato.
Il nome di Chérif Kouachi non risulta nuovo alla polizia: Kouachi era stato condannato nel 2008 a tre anni di carcere per il coinvolgimento nel reclutamento di jihadisti da inviare in Iraq. Tre anni che si ridussero poi a 18 mesi con la condizionale. La condanna, riporta oggi il Corriere della Sera, sarebbe coincisa con il periodo di indottrinamento, il cui epilogo drammatico è sotto i nostri occhi. Rimbalza inoltre la notizia di un terzo complice, il diciottenne Hamyd Mourad che ieri si è consegnato alla polizia. Mourad però avrebbe un alibi: un amico ha infatti assicurato che la mattina di mercoledì era a scuola.
Dopo l’assalto al Charlie Hebdo, la Francia ha annunciato tre giorni di lutto nazionale, preda di una tensione che non accenna a diminuire: i parenti dei fratelli Kouachi (la moglie di Said, la sorella e il marito) sono stati arrestati, l’Eliseo è blindato e sono state rafforzate le misure di sicurezza per lo scrittore Michel Houellebecq autore del libro “Soumission”, che ha scatenato le ire dei fondamentalisti islamici. Continua implacabile il dolore, la sofferenza per la morte delle vittime, per il duro colpo inflitto alla libertà di stampa. Stasera alle 20 la Tour Eiffell si illuminerà per ricordare gli eroi di una tragedia che combattevano con la matita in mano.

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(8 gennaio 2015)