Time out – Ibridi

funaroChi conosce la storia del popolo ebraico sa che le persecuzioni cominciano quando gli ebrei iniziano a diventare ibridi. Scelgono di perdere la propria identità, abbandonano le Mizvoth e la Torah e nel momento in cui il popolo ebraico è più debole e disunito che per i nostri nemici è più facile attaccarci e fatalmente non mancano mai di farlo. Dire che Giuseppe era un ibrido è semplicemente una stupidaggine. Non per niente, Giuseppe era chiamato lo Tzadik, il giusto, proprio per la sua capacità di rimanere fedele alla Torah anche nel luogo più impuro del tempo, come l’Egitto come del Faraone. Resiste alla tentazione di una donna sposata, rimane fedele al D-o unico e non cade nelle tentazioni dell’idolatria. Ed è pericoloso che persista l’atavico senso di colpa di certi intellettuali che considerano come la causa delle nostre persecuzioni la nostra incapacità di adeguarci al posto, in altre parole di assimilarci. Non è quando scompaiono le figure ibride che dobbiamo preoccuparci, ma quando si giustifica la perdita della nostra identità come soluzione a tutti i nostri problemi. Quando informano Giacobbe dell’incontro con Giuseppe i fratelli dicono: “Od Yosef Hai, Giuseppe è ancora vivo”. Perché dice: è ancora, non sarebbe bastato dire che era vivo? Spiegano i maestri che la ragione per quell’od, ancora, è che la notizia sconvolgente non è che Giuseppe fosse in vita, ma che vivesse ancora da ebreo e non avesse abbandonato la fede dei suoi padri. Le persecuzioni avvengono solo ed esclusivamente perché i nostri nemici ci odiano, perché ci scoprono deboli. Di Amalek c’è scritto: “Asher karecha baderech”. Secondo la traduzione comune significa “che ti incontrò/ assalì sulla strada”. Secondo i Maestri invece karecha deriva dalla parola Kar, freddo, come a dire che ci ha raffreddati rispetto al calore della Torah e delle Mizvoth. La risposta ad Amalek non sono le figure ibride. La guerra ad Amalek non fa prigionieri. Di fronte a chi vuole distruggere il popolo ebraico c’è poco da mediare tra diversi, l’unica soluzione è combattere e per farlo c’è bisogno della forza della Torah e delle Mizvoth. Gli unici elementi che ci aiutano a mantenere la nostra identità forte abbastanza da poterci difendere in ogni generazione.

Daniel Funaro

(8 gennaio 2015)