L’indignazione delle matite di Israele “Onore ai colleghi caduti per la libertà”
“La libertà d’espressione e la libertà di stampa sono al centro di un’offensiva brutale e inumana. Continueremo a combattere gli oscurantismi con le armi delle nostre matite e dei nostri fogli di carta, che costituiscono le sole armi legittime per esprimere le proprie opinioni in una società democratica”. Lo afferma il disegnatore Nirmod Reshef, presidente dell’Associazione dei disegnatori della stampa israeliana in una dura presa di posizione in cui si ribadisce come chi lavora per la stampa libera dell’unica democrazia del Medio Oriente si senta impegnato con decisione sul fronte della libertà di opinione, di stampa, di creazione e di satira.
Dal canto suo il vignettista Michel Kichka, figlio di due sopravvissuti alla Shoah, illustre docente all’accademia Bezalel di Gerusalemme e grande artista che i lettori di Pagine Ebraiche conoscono bene per la frequente presentazione delle sue opere, ha annunciato la sua partecipazione alla marcia di Parigi assieme ai colleghi dell’organizzazione internazionale Cartooning for Peace.
“I colleghi di Charlie Hebdo – ricorda Kichka – sono morti in piedi. Questo attentato suona come la sveglia brutale da una colpevole letargia. La Francia intera ha ora l’occasione di capire una volta per tutte che quelli che venivano irresponsabilmente archiviati come atti di antisemitismo non erano altro che atti di odio contro l’umanità intera e la democrazia. Il testamento che ci lasciano Wolinski, Cabu, Charb, Tignous e Honoré – ha aggiunto l’artista – è di non avere paura e di continuare con decisione il nostro impegno per la libertà”.
(Nell’illustrazione un disegno di Nirmod Reshef, presidente dell’Associazione dei disegnatori della stampa israeliana)
(11 gennaio 2015)