Charlie/Israel

della pergolaDopo che tutto è stato già detto, non resta che attaccarsi a qualche piccola briciola.
– Il supermarket ebraico dove è avvenuta la strage di Parigi, come indica la vistosa scritta sulla facciata, si chiama Hypercacher. In francese ch si legge sh, e la parole sono generalmente accentate sull’ultima sillaba. Dunque Hypercashèr. Cashèr in ebraico significa consentito, adatto, buono alla bisogna, e si scrive כשר. Il suo contrario in ebraico è tarèf. La fonetica dell’ebraico, nella versione delle comunità mediterranee-sefardite, che è quella dominante e ufficialmente omologata dalla radio-televisione israeliana, è molto simile a quella dell’italiano. Dunque – il lettore perdoni la pedanteria – in italiano cashèr si legge cashèr. Ma in tutti i servizi delle TV italiane abbiamo sentito ripetutamente che il supermercato vendeva prodotti kòsher, o anche koshèr. Eppure bastava leggere l’insegna. L’evidenza che è davanti ai nostri occhi evidentemente non è sufficiente. Forse perché kòsher è parola più straniera di cashèr, forse perché per il cronista l’ebreo è più straniero di un francese o di un italiano.

– Molti cronisti hanno ripetuto che l’attentato al supermarket era avvenuto nel cuore di Parigi, alla Rue des Rosiers, nel quartiere del Marais, ossia nel vecchio ghetto di Parigi – come dire a Roma al Portico d’Ottavia. Ma le telecamere inquadravano un grande svincolo stradale e un vialone con i binari del tram: la Porte de Vincennes e l’omonimo Boulevard. Siamo all’estrema periferia della città di Parigi, dopo quello svincolo il vialone entra nel comune limitrofo, non è più Parigi. Perché gli ebrei che abitano nel cuore di Parigi sono pochi mentre la grande maggioranza stanno in periferia. Cosí come a Milano gli ebrei stanno più al Lorenteggio che a Montenapoleone, a Roma più a Viale Marconi che a Via Condotti. Ma a pensarci, è molto più difficile dire qualcosa di vero sull’anonima normalità ebraica delle periferie che non qualcosa di immaginario sulla lussuosa, esotica diversità ebraica del centro.

– Charlie in ebraico si scrive שארלי. In ebraico Israel si scrive ישראל. Guarda un po’, sono le stesse lettere in ordine diverso. In ebraico Charlie è un anagramma di Israel. Da domani non dirai solo: Siamo tutti Charlie. Dirai anche: Siamo tutti Israel.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

(13 gennaio 2015)