Time out – Gli smemorati della Memoria

daniel funaroLe ultime notizie apparse sui giornali riguardo il Museo della Shoah dimostrano una sola cosa: ci hanno preso in giro. Che si credesse che l’opzione migliore fosse lo spostamento in un nuovo locale all’Eur o che si ritenesse più corretta l’ipotesi una sede temporanea in attesa della costruzione del museo, l’unica cosa che appare chiara che a breve non ci sarà nessun Museo della Shoah. La promessa della prima pietra per il 27 gennaio si è dimostrata falsa e lo spostamento nei nuovi locali della Fondazione con la possibilità di svolgere lì una mostra per la Giornata della Memoria, visti i tempi, non appare plausibile. Tante promesse che fanno capire una cosa: alle autorità del Museo della Shoah non interessa nulla. Per questo sarebbe bene capire cosa vogliono; perché se il museo deve trasformarsi in un favore agli ebrei, allora, mi dispiace, ma noi questo favore non lo vogliamo. Per noi sarebbe stato un giusto tributo ai nostri sopravvissuti, ma non abbiamo bisogno di un museo per sapere cosa è stata la Shoah. Il museo sarebbe dovuto servire alla città di Roma per conoscere la sua storia e la sua identità, in modo da costruire gli anticorpi per reagire in futuro a ogni forma di intolleranza, ma a quanto pare sembra che, fuori dalle nostre quattro mura, nessuno lo abbia ancora capito. 

Daniel Funaro

(15 gennaio 2015)