Forze speciali in Belgio, sventato nuovo attacco
Forze speciali in azione a Verviers, in Belgio: uccisi due uomini armati, tornati dalla Siria con l’intenzione di compiere un grande attentato in Europa. “In tutto il Belgio, il livello di sicurezza è stato innalzato al livello 3, uno solo prima del livello massimo 4. II passato attentato al museo ebraico di Bruxelles, compiuto da un sicario venuto dalla Francia, autorizza a pensare a un’organizzazione internazionale comunque ben ramificata” scrive Luigi Offeddu (Corriere della sera).
Vanessa e Greta libere. Ma scoppia la polemica. Tornano in Italia Vanessa e Greta, le due cooperanti rilasciate ieri dopo il pagamento di un cospicuo riscatto ai loro aguzzini in Siria. L’annuncio del loro rilascio, confermato dal governo, ha fatto esplodere la gioia e la commozione dei familiari. Ma contestualmente si apre una polemica politica con il leader leghista Matteo Salvini che dichiara: “La liberazione delle due ragazze mi riempie di gioia, ma l’eventuale pagamento di un riscatto che permetterebbe ai terroristi islamici di uccidere ancora sarebbe una vergogna per l’Italia” (Repubblica, tra gli altri).
Francia, l’ultimo saluto ai morti di Charlie. Celebrati ieri i funerali dei giornalisti e dei vignettisti di Charlie Hebdo uccisi dalla furia islamista. “Si può disegnare di tutto, anche il profeta Maometto, perché in Francia, paese di Voltaire e dell’irriverenza, si ha il diritto di prendere in giro tutte le religioni” ha affermato il ministro della Giustizia Christiane Taubira. Nel giorno del raccoglimento e del dolore arriva però l’attacco di Delfeil de Ton, coetaneo e amico di Wolinski e tra i fondatori di Charlie Hebdo: “Ce l’ho con te Charb: che bisogno c’era di trascinare tutti in questa escalation?” (La Stampa).
Il pugno del papa. Fanno discutere intanto le parole di Bergoglio, che ieri ha affermato: “Se uno dice una parolaccia contro mia madre, gli do un pugno”. In una intervista al Corriere (Gian Guido Vecchi) il papa, in viaggio verso le Filippine, esplica il suo pensiero sulla libertà di espressione: “Ognuno ha la libertà di dire quello che pensa. Ma non si può provocare. Non si può insultare o prendere in giro. Ogni religione ha dignità”.
Pacifici: “Vignette di Charlie mi disgustano”. “Non avrei mai fatto quelle vignette, ne ho disgusto, sono estranee alla nostra cultura”, afferma il presidente degli ebrei romani Riccardo Pacifici in una dichiarazione riportata dal Fatto Quotidiano. Tuttavia, “nulla può giustificare la violenza terroristica e non si può uccidere per questo motivo”.
L’ebraismo e l’ambiente. “Nella tradizione ebraica l’attenzione per la natura ha radici antiche: la custodia del mondo è, infatti, uno dei primi compiti affidati ad Adamo, che fu posto nel Giardino dell’Eden ‘per lavorarlo e custodirlo’, come recita la Genesi. Dei 613 precetti che l’ebreo dovrebbe osservare, ben 213 sono legati alla tutela della salute e dell’ambiente. Nel Talmud inoltre sono molte le disposizioni che riguardano i comportamenti a tutela della collettività, come il divieto di lasciare sporcizia nei campi, di contaminare le fonti d’acqua e l’obbligo di dotare ogni centro abitato di opportuni scarichi”. Lo ricorda Alberto Sonnino, tra i fondatori dell’associazione ecologista Beautiful Israel Italia, in un ampio contributo sulla festa di Tu Bishvat, il Capodanno degli alberi, che appare sul mensile di Legambiente La nuova ecologia.
Odifreddi al Campiello? C’è chi storce la bocca. Pierluigi Odifreddi presidente in pectore della giuria dei letterati del Premio Campiello per il 2015? Una possibilità che fa storcere la bocca a molti tra cui lo storico e presidente del Meis di Ferrara Riccardo Calimani. “Appartenente alla comunità ebraica veneziana, storico dell’ebraismo, il giornalista-scrittore non rilascia dichiarazioni ma il suo no lo lascia intendere” scrive il Corriere.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked