I luoghi della Memoria
Quanto, del corale sentimento di solidarietà emerso dopo gli attacchi di Parigi, si sarebbe manifestato se l’eccidio avesse riguardato solo gli ebrei? E quanto pregiudizio rimane vivo nella società italiana? Ruotano attorno a questi interrogativi “le domande scomode sull’antisemitismo” proposte oggi ai lettori del Corriere della sera da Riccardo Franco Levi e Alberto Melloni in vista del Giorno della Memoria.
Scrivono gli estensori dell’articolo: “Come ha ricordato il ministro Giannini parlando agli studenti italiani ad Auschwitz pochi giorni fa, pur nel riconoscimento di quel luogo quale primo ed universale simbolo dell’orrore della Shoah, altri sono i luoghi, altre sono le date che parlano e devono parlare alle giovani generazioni della persecuzione contro gli ebrei italiani: l’aula della Camera dei deputati dove il 14 dicembre del 1938 furono all’unanimità approvate le leggi antiebraiche; il Ghetto di Roma dove avvenne il rastrellamento degli ebrei del 16 ottobre 1943; il Binario 21 della stazione Centrale di Milano da dove partivano i vagoni per la deportazione; il campo di Fossoli, ultima tappa prima di Auschwitz, la Risiera di San Sabba a Trieste, l’unico campo di sterminio in terra italiana”.
Qui, non meno che ad Auschwitz – il loro appello – “è e sarà bene portare gli studenti per far toccar loro con mano la realtà e la radice profondamente italiane delle persecuzioni contro gli ebrei”.
Tel Aviv, attentato sul bus 40. Cresce di ora in ora il numero di feriti, di cui alcuni in gravi condizioni, nella nuova azione terroristica condotta ai danni della popolazione civile israeliana. L’attentatore, un cittadino palestinese di Tulkarem, è salito sul bus linea 40 e si è scagliato contro la folla brandendo un coltello. Catturato dalla polizia, è stato immediatamente sottoposto a interrogatorio. Lo riferisce la stampa online israeliana.
Processo Militia, sei condanne. Sei condanne e un’assoluzione nel processo di primo grado celebrato a Roma contro alcuni aderenti al gruppo di estrema destra Militia accusati di apologia del fascismo e violazione della legge Mancino per aver diffuso tra il 2008 e il 2011 idee fondate sull’odio etnico e razziale “prendendo di mira la comunità ebraica e alcuni rappresentanti delle istituzioni, con striscioni, scritte e manifesti” (Repubblica). Le pene comminate vanno dall’anno e mezzo agli otto mesi di detenzione.
Simbolica la cifra del risarcimento disposto alla Comunità ebraica romana (e che sarà poi destinato al Policnico Gemelli): 7128 euro. “Tanti quanti i 7.128 ebrei vittime della Shoah italiana”, ricorda Francesco Ognibene (Avvenire).
“Questa volta sarà diverso”. Come stanno gli ebrei in Italia? Il settimanale Donna Moderna è andato a investigare chiedendo un riscontro a Firenze, Bologna, Torino e Roma. “C’è il rischio che il 27 gennaio si sfoghino i buoni sentimenti, mentre nel resto dell’anno si dimentichi ciò che è successo nei campi di concentramento. Ma stavolta sarà diverso”, afferma il presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia Simone Disegni.
Sospetto terrorismo, espulso studente turco della Normale. Svolgeva il dottorato di fisica alla Normale di Pisa, il 25enne turco espulso dall’Italia per sospetto terrorismo. Scrive il Messaggero: “I servizi di intelligence sarebbero riusciti a ‘intercettare’ la sua posta, l’attività del suo computer, e alla fine hanno individuato mail che aveva inviato a siti governativi italiani e statunitensi, minacciando di farsi esplodere davanti alle ambasciate”.
Da Israele un dossier sull’integralismo islamico in Italia. Diventa intanto di dominio pubblico un dossier che il centro antiterrorismo israeliano ha realizzato per analizzare il fenomeno dell’integralismo islamico in Italia e i rischi per la pubblica sicurezza. A parlarne è il Tempo.
Polanski a rischio estradizione. La Polonia potrebbe dare il via libera all’estradizione negli Stati Uniti di Roman Polanski, di cui è nota l’indagine per i rapporti sessuali intrattenuti con una minorenne nel 1977. Secondo Repubblica la procedura sarà complessa, in linea con l’iter giuridico polacco. Il tribunale di Cracovia dovrà infatti giudicare se la richiesta americana di estradizione “è lecita e conforme con le leggi nazionali”, e se così sarà “il caso tornerà episodio giuridico nazionale”. In ultima istanza toccherà al ministro della Giustizia assumersi la responsabilità della scelta finale.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(21 gennaio 2015)