Qui Torino – La musica di Primo Levi
Il pubblico delle grandi occasioni ha riempito, mercoledì sera, la sala del conservatorio di Torino per un concerto dal programma particolare, parte della programmazione prevista per il giorno della Memoria ma soprattutto anticipazione delle giornate che la città dedica a Primo Levi a partire da oggi, con l’inaugurazione della mostra a lui dedicata.
Organizzato dal Centro internazionale di studi Primo Levi in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi, il programma ha visto alternarsi in scena alcuni pianisti, due soprano, un tenore e dodici sassofonisti, allievi dell’istituzione musicale, che hanno eseguito quella musica che lo scrittore ha citato come importanti per la sua vita in un’intervista radiofonica del 1982.
Le parole di Levi, cui ha dato voce Valter Malosti, l’attore che dirige la scuola del Teatro Stabile di Torino, si sono così alternate alla musica, spesso filo conduttore tra generazioni, come nel caso della canzone tradizionale piemontese che gli cantava sua madre e di Offenbach, memoria paterna. La musica dei balilla, con il ricordo del fastidio della divisa “che tirava da tutte le parti” e le prime sgradite imposizioni, è così stata seguita dal Das Horst-Wessel-Lied, inno del partito nazista e il suono di una fisarmonica ha ricreato, insieme alle parole di Levi, quei surreali momenti in cui i deportati venivano accolti dalle note dell’orchestra di Auschwitz, con la tristemente nota “Rosamunda”. La canzone che cantavano i soldati russi dopo la guerra, mentre rientravano dal fronte, i Quadri di un’esposizione di Mussorgskji hanno lasciato il posto a un sorprendente ensamble di 12 sassofoni che ha proposto alcuni inediti arrangiamenti. Grande è stato il successo di una selezione di brani da Un americano a Parigi di George Gershwin, memoria serena degli anni “in cui tutto sembrava aver trovato il suo posto”, e di Colonel Boogey dal film “Il ponte sul fiume Kwai”, ma ad emozionare il pubblico è stato soprattutto quell’Amado mio (cantato da Rita Hayworth in “Gilda” di Charles Vidor) colonna sonora del fidanzamento di Primo Levi con Lucia Morpurgo, che nel ‘47 sarebbe diventata sua moglie.
a.t. twitter @atrevesmoked
(21 gennaio 2015)