…speranza
Giusto evidenziare i punti di conflitto e i rischi che si portano dietro. Ma, mi pare corretto, se non altro per alimentare una flebile fiammella di speranza, riportare anche i pochi, pochissimi episodi opposti. Una delle vittime dell’Hypercasher (il supermercato nel quale è avvenuto di uno degli attentati parigini), Yoav Hattab, era un ebreo di origini tunisine. Così, sabato sera, a Tunisi, ebrei, musulmani e cristiani, si sono riuniti per omaggiare il connazionale, ora sepolto a Gerusalemme. Zion Cohen, 22 anni, dice: “Noi siamo come una famiglia. Vogliamo dimostrare che la Tunisia è la terra di tutte le fedi e che i tunisini sono tutti fratelli, siano essi musulmani, ebrei, cristiani o atei”. Posizioni che smentiscono l’idea, ai miei occhi superficiale, dello scontro di civiltà.
Davide Assael, ricercatore
(21 gennaio 2015)