Qui Firenze – Ullmann, le note della Memoria
“L’imperatore di Atlantide ovvero il rifiuto della morte” è l’opera che scrissero l’allora noto compositore Viktor Ullmann (nell’immagine) e il giovane librettista Peter Kien, ebrei, durante il loro internamento nel campo di concentrazione di Terezin nell’inverno del 1944.
Si sa che le prove iniziarono nell’aprile del ‘44 ma l’opera non andò mai in scena per l’intervento della censura nazista che riteneva che il principale personaggio dell’opera, l’imperatore Overall, fosse una satira di Hitler e della propaganda del regime. Si tratta senza dubbio di una rivolta contro ogni totalitarismo e se pensiamo a dove e in quali condizioni è stata scritta rende all’opera un significato particolare.
Il 16 ottobre di quell’anno quasi tutti i musicisti e i cantanti ebrei furono inviati ad Auschwitz dove morirono poche settimane prima della liberazione.
L’opera verrà eseguita per la prima volta a Firenze la sera del 26 gennaio al nuovo Teatro dell’Opera di Firenze con la partecipazione di 15 musicisti e sette cantanti (tanti quanti fossero disponibili a Terezin), per la maggior parte membri dell’orchestra e del coro della Filarmonica del Maggio Musicale fiorentino.
Ideatore e principale organizzatore della serata, come dal dal 2003, è Yehezkel Yerushalmi, israeliano, primo violino dell’Orchestra. Regia di Paolo Pacini. Ingresso libero, durata un’ora.
Hulda Liberanome
(23 gennaio 2015)