…laicità

Per avere un segnale di laicità da questo nostro paese bisogna sorprendentemente attendere che questi arrivino dagli ambienti della Chiesa. Non è un paradosso e non sto parlando di “laicismo”, che è altra cosa. Per laicità intendo la capacità di conoscere e riconoscere, e di dare dignità alle diverse manifestazioni culturali, tradizionali, religiose e politiche che si esprimono nella società in cui viviamo.
Si prenda ad esempio il calendario. Nel mondo in cui viviamo, condividendo il nostro tempo con diversi gruppi umani, sarebbe utile conoscere i giorni delle festività religiose delle diverse confessioni. Tuttavia se io ricevo un’agendina dalla banca, o prendo il calendario che distribuisce il mio fornaio, o mi affido ai calendari prodotti a fini turistici, immancabilmente trovo solo un elenco dei santi della tradizione cattolica e le feste comandate da questa, con l’aggiunta delle festività civili. Personalmente sono fortunato: insegnando in un’università americana ho l’opportunità di consultare il mio calendario multietnico. Ma in Italia è più difficile. Lo hanno capito i frati francescani della Basilica di Sant’Antonio a Padova, che hanno pubblicato il calendario del Messaggero di Sant’Antonio con riportate anche le ricorrenze cristiano-ortodosse, ebraiche e islamiche.
Un segno di civiltà e – appunto – di laicità. I fondamentalisti cristiani non l’hanno presa bene, e domenica prossima progettano un volantinaggio davanti alla basilica. Il gruppo – per fortuna minoritario ma decisamente fanatico – denominato Christus Rex promette battaglia contro questo calendario considerato ‘sincretistico’.
“È un’assurdità blasfema mettere sullo stesso piano tutte le religioni. Gesù stesso nel Vangelo diceva ‘io sono la via, la verità e la vita’. Non si possono accettare altre religioni, e tutti quelli che sono nell’errore devono convertirsi immediatamente”; sono queste le tesi di Matteo Castagna, responsabile nazionale di questa associazione nel cui sito sono proposti e riproposti numerosi stereotipi antisemiti. Naturalmente il volantinaggio è supportato dagli attivisti di Forza Nuova, che appena concluso il Giorno della Memoria ne approfittano per riappropriarsi delle piazze. Si tratta di un segnale preoccupante, che impone di approfondire per quanto si può il lavoro del dialogo interreligioso per aiutare la chiesa e la società intera ad emarginare queste frange estremistiche che giocano sul disagio e sulla crisi per risvegliare mostri mai completamente sopiti.

Gadi Luzzatto Voghera

(30 gennaio 2015)