Tu bishvat…
Questa sera gli ebrei di tutto il mondo, in occasione della ricorrenza di Tu bishvàt (15° giorno del mese di Shevàt), secondo una tradizione plurisecolare, festeggiano il Capodanno degli alberi.
Lo strano paradosso è che anche gli ebrei che stanno vivendo i giorni più freddi dell’anno, sotto la pioggia e la neve, si proiettano nel percepire, attraverso il rito del Seder e della piantagione di alberi, la fine dell’inverno e il risveglio della natura che avviene in questo periodo in Eretz Israel.
L’amore per la Terra d’Israele è d’altronde uno dei fondamenti del pensiero ebraico, il luogo in cui la natura divina si esprime in modo particolare, come è detto in Devarim: 11, 12: “È il paese che l’Eterno, tuo Signore, ha sempre davanti agli occhi, che sorveglia in continuazione dall’inizio alla fine dell’anno”.
Il destino ebraico non può essere disgiunto da questi luoghi perché per il popolo ebraico è necessario avere un corpo. La kedushà infatti si completa solo quando il mondo spirituale si congiunge alla vita naturale.
Roberto Della Rocca, rabbino
(3 febbraio 2015)