Pubblicata la ricerca Della Pergola-Staetsky L’Italia e l’ombra antisemita
È ora pubblicata la ricerca “Da vecchie e nuove direzioni. Percezioni ed esperienze di antisemitismo tra gli ebrei italiani” di Sergio Della Pergola, docente di Demografia presso l’Università Ebraica di Gerusalemme e L.D. Staetsky, ricercatore presso il Dipartimento di sociologia dell’Università di Cambridge. Il numero di febbraio di Pagine Ebraiche (clicca qui per consultare l’approfondimento del giornale dell’ebraismo italiano), attualmente in distribuzione, aveva anticipato gli elementi salienti di questo importante lavoro che ora è a disposizione nelle sua versione integrale (clicca qui per consultarla), quasi a rispondere alle domande che si pongono sempre più frequentemente coloro che hanno a cuore la presenza ebraica in Europa. Dopo un periodo in cui è stato molto presente sui quotidiani internazionali il crescente senso di insicurezza degli ebrei in Europa, il report commissionato dall’Institute for Jewish Policy Research (JPR) – ente di ricerca e think-thank indipendente basato a Londra che indaga i temi strettamente connessi alla comunità ebraica britannica e dei diversi paesi europei – analizza in una sessantina di pagine dense di dati, grafici e analisi approfondite la percezione ebraica dell’antisemitismo in Italia.
L’indagine, che è stata portata avanti da un team di studiosi internazionale di cui hanno fatto parte Jonathan Boyd, direttore del JPR, Eliezer Ben-Raphael (Tel Aviv University), Erik Cohen (Bar-Ilan University), Lars Dencik (Roskilde University), Olaf Glöckner (Moses Mendelssohn Zentrum), András Kovács (Central European University) assieme a Mike Whine e Mark Gardner (Community Security Trust) e David Feldman (Pears Institute for the study of Antisemitism della Birkbeck University di Londra) è in corso di traduzione, e sarà presto disponibile anche in italiano. Dopo l’anticipazione di Pagine Ebraiche, e la rielaborazione in versione italiana di alcuni elementi chiave della ricerca, è in previsione la pubblicazione nelle prossime settimane, con il contributo dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, di una edizione in lingua italiana dell’intera ricerca.
Cosa cambia da Roma a Milano
Il rapporto sulla percezione dell’antisemitismo consente fra l’altro anche una lettura sociologica sulla diversa sensibilità manifestata dagli ebrei italiani a seconda dell’area geografica di appartenenza. Appaiono differenze importanti in quanto manifestato dagli ebrei che vivono a Roma, nella maggiore realtà ebraica italiana, in quanto dichiarato dagli ebrei milanese e in quanto avvertito dagli ebrei delle realtà meno numerose. In particolare la percezione di un pericolo di antisemitismo e di una crescita del fenomeno antisemita risulta più acuta nella Capitale. Piuttosto elevata anche la preoccupazione di essere coinvolti in eventi ebraici che potrebbero comportare il rischio potenziale di subire un attacco antisemita. Molto interessanti anche i fattori di differenza che distinguono gli ebrei italiani di fronte alla prospettiva di abbandonare l’Italia per affrontare la salita in Israele. In questo contesto solo il 19 per cento degli ebrei romani dichiara di aver preso in considerazione l’opportunità dell’aliyah negli ultimi cinque anni, contro un ben maggiore 26 per cento espresso dagli ebrei milanesi e un 22 per cento espresso dagli ebrei che vivono nelle comunità minori.
a.t. twitter @atrevesmoked
(4 febbraio 2015)