La rabbia del mondo arabo

rassegna“Vendetta”. Questa la parola che circola più insistentemente nel mondo arabo, da Amman al Cairo, dopo la barbara uccisione del pilota giordano da parte dell’Isis. Maurizio Molinari (la Stampa) è andato tra i familiari del giovane e ha raccolto la loro voce: “Re Abdallah, apri i confini e combattiamo”. Secondo fonti curde la Giordania avrebbe bombardato Mosul infliggendo perdite significative tra i jihadisti.

Alla sbarra il comico antisemita Dieudonné, che poche ore dopo i sanguinosi fatti di Parigi aveva affermato: “Sappiate che stasera, per quel che mi riguarda, io mi sento Charlie Coulibaly”. Il reato contestato è apologia di terrorismo. La pena richiesta dal procuratore è di 200 giorni di carcere, eventualmente convertibili in una ammenda di 30mila euro (Corriere della sera).

“Ora lo Stato chieda scusa per l’orrore delle Leggi Razziali”. È quanto chiede la giornalista e scrittrice Lia Levi, intervistata da Paolo Conti (Corriere) per commentare le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul piccolo Stefano Gaj Taché, ucciso dai terroristi palestinesi in occasione dell’attacco alla sinagoga di Roma del 9 ottobre 1982.

Grandi artisti italiani e internazionali a sostegno della Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti. Un impegno che si snoderà tra Roma e Milano e che si aprirà lunedì prossimo, nella Capitale, con una preview curata da Giorgia Calò. Scrive il Corriere: “Donare qualcosa per una causa che si ritiene giusta. Sono azioni sempre nobili che meritano attenzione. E quando a mobilitarsi è l’arte, quando a mettersi insieme è un piccolo esercito della bellezza, la cosa vale, in qualche modo, ancor di più”.

La vita quotidiana degli ebrei in esilio a Babilonia raccontata attraverso 110 tavolette in una mostra, di grandi suggestioni, che si inaugura a Gerusalemme. “Le tavolette sono nel classico cuneiforme accadico e alcune sono state cotte in forno”, si legge sulla Stampa.

Acquistato all’ultimo tuffo di mercato dalla Fiorentina, il calciatore egiziano Mohamed Salah sarà presentato ufficialmente domani. Come noto, nel suo passato, ci sono pesanti ombre. “Gol e accuse di antisemitismo, arriva Salah”, il titolo di Repubblica Firenze.

Nuovi episodi di omofobia a Roma. A firmare il blitz al Gay Center a Testaccio, dove sono stati affissi alcuni cartelli, è la stessa sigla che, nel febbraio dello scorso anno, si era resa responsabile dell’invio delle famigerate teste di maiale come minaccia agli ebrei italiani e romani oltre che ai rappresentanti dello Stato di Israele in Italia. Una cronaca, tra gli altri, sul Messaggero.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(5 febbraio 2015)