La vignetta che fa infuriare Abbas

vignetta palestinaA scatenare le polemiche nel mondo arabo sono ancora loro, le vignette. Domenica scorsa il quotidiano palestinese Al-Hayat Al-Jadidah ha pubblicato un’immagine a firma di Muhammad Sabaaneh raffigurante un uomo in piedi sulla sfera terrestre che da una bisaccia a forma di cuore sparge dei semi e sul quale troneggia la scritta ‘Il nostro profeta Maometto’. Immediata in questo caso la reazione del presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen, che ha fatto aprire una indagine ai danni del giornale e che secondo l’agenzia Wafa ha dichiarato: “Bisogna prendere delle misure contro chi ha commesso questo grande sbaglio, i simboli religiosi e in particolari i profeti devono essere rispettati”. Il disegno infrangerebbe infatti il divieto di raffigurare Maometto.
La vignetta è stata prontamente rimossa dalla versione online del quotidiano e il disegnatore Sabaaneh ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un post nel quale spiega come il suo lavoro non sia stato compreso: “Il disegno non rappresenta il nostro Profeta o la sua immagine ma allude a lui attraverso un’aura di luce. La persona rappresentata non è lui ma incarna il musulmano che segue la sua chiamata. La luce che lo circonda è quella dell’Islam e della divinità”.
Muhammad Sabaaneh è uno dei vignettisti palestinesi più influenti, celebre per la sua aspra critica di Israele: dopo la morte del leader Ziad Abu Ein ha disegnato un soldato israeliano che strangola una colomba con l’ulivo, accusando quindi il paese di essere responsabile. Durante il difficile mese di novembre ha poi raffigurato un soldato nell’atto di trafiggere un palestinese brandendo una menorah intitolandolo: “L’israeliano che prega”. Nel 2013 è stato inoltre detenuto per un periodo nelle carceri israeliani sospettato di aver fatto da tramite ed aver preso dei soldi per suo fratello, militante di Hamas.
Yael Yeoshua, che monitora i media arabi, ha spiegato al Times of Israel come quest’ultima vignetta sia un caso piuttosto singolare: “La caricatura infatti non prende in giro l’Islam o Maometto ma anzi veicola un messaggio positivo riguardo la religione”.
La vicenda avviene a meno di un mese dalla storica marcia dello scorso 11 gennaio a Parigi. A battersi per la libertà di espressione e contro l’odio c’erano proprio tutti. In prima fila Angela Merkel, Francois Hollande, Benjamin Netanyahu ma anche Abu Mazen, presidente dell’autorità palestinese. Una scelta che non pochi, anche in Israele, hanno tacciato di ipocrisia.

rs

(Nell’immagine la vignetta di Muhammad Sabaaneh pubblicata su Al-Hayat Al-Jadidah)

(5 febbraio 2015)