Setirot – L’ultimo degli ingiusti

jesurumCi sono argomenti – io credo – assolutamente ingiudicabili. Esistono galassie, spazi, meandri dello spirito umano conosciuti solamente dalle singole coscienze; azioni, pensieri, categorie intimamente privati. È di sicuro il caso della tormentata vicenda del rabbino Benjamin Murmelstein, l’ultimo Decano del Consiglio degli ebrei di Theresienstadt. Personaggio raccontato da Claude Lanzmann prima sugli schermi e ora nel libro “L’ultimo degli ingiusti” (Skira).
Ho visto il film, ho letto il libro, ho sofferto, non giudico. Invito però ad affrontare – con se stessi – questa piccola grande prova.
Così come non mi esprimerò sull’autore. Claude Lanzmann può essere simpatico o no, può piacere o meno. Resta la grandezza del suo “Shoah”, che tutti riconoscono. Resta la sua storia di partigiano francese, di firma assidua della rivista “Les Temps Modernes” con Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir.
Alla fine sono le singole coscienze – siamo noi – a fare i conti con la Storia. Ma sono, e secondo me debbono restare, conti privati.

Stefano Jesurum, giornalista

(5 febbraio 2015)