Qui Torino – I grandi libri si raccontano
Il fondo di volumi ebraici della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, per la prima volta esposti nella mostra “Judaica Pedemontana”, ha finalmente incontrato il pubblico.
Inaugurata ieri pomeriggio a Torino e aperta fino al 6 aprile, la mostra è promossa e organizzata dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e dalla Biblioteca Nazionale Universitaria.
Oltre ai libri, comprende argenti e tessuti ebraici antichi di proprietà di Istituzioni e privati, che rimandano ai contenuti o alla provenienza geografica dei volumi. Ne hanno curato l’ideazione e la progettazione Andrea De Pasquale, direttore della Biblioteca Nazionale di Roma, e Dario Disegni, presidente della FBCEI, che ha sottolineato il valore della riscoperta di un vero e proprio tesoro, fruibile per la prima volta non solo dagli studiosi ma da un vasto pubblico.
La Biblioteca Nazionale Universitaria conserva un cospicuo patrimonio di testi ebraici, costituito da manoscritti e libri a stampa, fra cui spiccano numerosi incunaboli e cinquecentine che, come sottolineato da De Pasquale, non furono danneggiati dall’incendio che colpì la biblioteca nel 1904, e per 150 anni non furono più consultati in quanto non ci sono più stati bibliotecari in grado di parlare e leggere l’ebraico. Ma la ricchezza di questo patrimonio, che si è dunque conservato intatto negli anni, è dovuta in primo luogo all’interesse della casata dei Savoia, che risale già ai primi duchi. “Emanuele Filiberto e Carlo Alberto erano appassionati di libri in alfabeti esotici, tra cui l’ebraico – ha continuato De Pasquale – e il Piemonte fu un’isola felice per l’ebraismo italiano. Il loro atteggiamento di benevolenza nei confronti degli ebrei si manifestò anche attraverso la donazione di libri”.
La mostra è stata un’occasione per restaurare carte, pergamene e legature di questi volumi, pur ben conservati, che in alcuni casi sono esemplari unici per antichità e pregio, proponendosi come “un evento lungi dall’essere effimero”, come ha evidenziato Disegni. “Essa racchiude in sé una molteplicità di importanti significati che rappresentano i tre obiettivi principali della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, ossia la divulgazione di aspetti specifici della cultura ebraica nel nostro Paese, che vanta una presenza di Comunità ebraiche da oltre 2.200 anni, il restauro di questo patrimonio e la promozione di attività di ricerca”. E dedicato alla ricerca sarà il convegno internazionale sul collezionismo di libri ebraici in Europa tra XVIII e XIX secolo che si terrà il 27 marzo, nell’ambito di “Judaica Pedemontana”. “Quest’anno è stato definito dal Ministro Dario Franceschini l’anno e delle biblioteche e degli archivi, e questa mostra prova quanto questo argomento sia sentito anche dalle persone, che hanno offerto gli argenti appartenenti alle loro famiglie”, ha sottolineato il generale Franco Cravarezza, presidente dell’Associazione Amici della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, che ha collaborato con l’organizzazione in particolare per gli aspetti della comunicazione e della promozione.
All’inaugurazione era presente un pubblico ampio e interessato. In sala tra gli altri il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni, numerosi membri del Consiglio della Comunità ebraica di Torino, il rabbino capo Ariel Di Porto e rav Alberto Somekh.
Francesca Matalon
(13 febbraio 2015)