umiltà…
Il Baalshem diceva: “Io lascio che i peccatori mi vengano vicino, se non sono orgogliosi; mi tengo lontani i dotti e quelli che sono senza peccato, se sono orgogliosi. Poiché il peccatore che sa di esserlo, e perciò nel suo animo si ritiene abbietto, ha D-o con lui; ma chi si vanta di non portare alcun peso di peccati, di lui D-o dice: non c’è posto nel mondo per me e per lui”.
Questo è solo uno degli esempi dove si sottolinea il fatto che D-o abita in un uomo umile, e non superbo. I sapienti troppo spesso si insuperbiscono della propria conoscenza, e perciò D-o non si trova presso di loro: sono autentici ignoranti. Una persona è orgogliosa e arrogante solo se gli manca la saggezza. Chi è saggio, d’altra parte, trova impossibile comportarsi arrogantemente e disprezza l’orgoglio. Secondo un Midrash, un re fu scacciato dal suo regno e dovette andare in esilio. Se arrivava allora in una povera casa dove veniva cibato malamente e malamente alloggiato, ma accolto da re, il suo cuore era lieto, e parlava con la gente di casa così familiarmente come una volta alla corte soltanto coi suoi più intimi. Così fa D-o da quando è in esilio. Se viene accolto con umiltà, si rivela. Se non viene accolto, si nasconde.
Paolo Sciunnach, insegnante
(16 febbraio 2015)