Gerusalemme – Neve sulla città dorata
Dopo la bufera annunciata e le scuole chiuse, una coltre di neve si è posata su Gerusalemme tra gli entusiasmi di molti e i disagi per le incombenze quotidiane. L’idilliaca immagine di bambini che assemblano pupazzi di neve cantando canzoni gioiose è ben lontana dalla situazione attuale, in una Israele in piena campagna elettorale in vista delle vicini elezioni di marzo.
Nonostante traffico e malumori in tanti però non hanno voluto perdersi il fascino della capitale che oggi strappa a Tel Aviv il titolo di Città bianca.
La grande quantità di neve caduta ieri notte ha comportato la chiusura di molte strade e portato a cancellare il servizio di trasporto pubblico. Secondo la stampa locale a Gerusalemme sarebbero 25 i centimetri raggiunti dalla neve, mentre sulle alture del Golan e in Galilea addirittura trenta: niente paura però, avvisa l’Israel Electric Corporation, per le risorse energetiche. I cittadini che dovranno spostarsi in vista dello Shabbat, potranno usare il treno (da Gerusalemme a Tel Aviv e viceversa) che però procederà a rilento mentre sono state predisposte sedici linee speciali per spostarsi dalla stazione dei bus in città e intanto si raccomanda di muoversi con cautela. In vista del sabato le autorità hanno avvisato inoltre gli ebrei osservanti che il sistema dell’eruv che permette di trasportare oggetti durante Shabbat potrebbe essere danneggiato.
Il premier Benjamin Netanyahu ha poi dichiarato che il primo obbiettivo sarà quello di salvare vite in caso di pericolo, liberare le strade dalla neve e rifornire l’energia.
Ieri sera una macchina si è capovolta ma fortunatamente le cinque persone coinvolte sono state ferite solo leggermente. La stampa raccoglie anche le prime toccanti storie in bianco: dalla mamma che ha partorito senza complicazioni la sua bambina bloccata dentro l’ambulanza e aiutata dai paramedici, alla squadra speciale dei volontari di Zaka che ha portato a casa due neosposi dalla loro festa di matrimonio. E per la prima volta dopo 14 anni ha nevicato anche a Beer Sheva, Yerochem, Arad e Mitzpe Rimon.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(20 febbraio 2015)