Oslo, i musulmani abbracciano la sinagoga
Un cordone composto da oltre mille persone di fede islamica ha cinto la sinagoga di Oslo al termine dello Shabbat. Le immagini della catena umana, promossa per esprimere amicizia e vicinanza alla comunità ebraica norvegese, hanno fatto il giro del mondo. “Se i jihadisti vogliono usare violenza nel nome dell’Islam devono prima passare attraverso noi musulmani”, il monito degli organizzatori riportato oggi da Repubblica.
Dall’Italia alla Jihad. “Ha fatto il bagnino, poi l’operaio nella zona di Ravenna. Quindi lo hanno assunto come barista a Milano. Avrà servito caffè e alcolici, ma per poco tempo. Perché la sua strada era un’altra: la Jihad”. Il Corriere racconta così la figura di Neji Ben Amara, tunisino, 36 anni, che sarebbe caduto sotto lo stendardo dell’Isis in Siria: ucciso da guerrigliera curda nella battaglia di Kobane o – secondo i suoi amici – in un raid aereo giordano.
“La leadership palestinese è notoriamente laica, riformista e aperta: un contraltare sul campo alla tragica degenerazione fondamentalista in atto”. È quanto sostiene Vincenzo Vita, presidente dell’associazione nazionale Italia-Palestina, in un lettera inviata al Corriere per promuovere il riconoscimento dello Stato palestinese da parte del Parlamento italiano.
Entra a gamba tesa nella competizione per il rinnovo del Consiglio comunitario milanese la cronaca locale del Giornale. Dopo la presentazione lo scorso venerdì delle candidature, il cronista Alberto Giannoni si precipita a dare man forte all’attivista e collaboratore di testate giornalistiche Davide Romano, definito nella titolazione “L’uomo che sfida i jihadisti”. Liquidati gli altri concorrenti come “di sinistra” oppure “degli outsider”, il quotidiano della famiglia Berlusconi manifesta apertamente le proprie preferenze. All’assessore Raffaele Besso, candidato con Romano nella stessa lista, viene anche ascritto il merito esclusivo di aver scoperto gli ammanchi determinati da un dipendente disonesto.
“Tra le novità più rilevanti, saltano agli occhi il rinnovamento delle squadre, la frammentazione, e il ‘ticket’ proposto dalla lista dei vincitori uscenti” scrive il Giornale. Non si è ricandidato il presidente dimissionario Walker Meghnagi, che sempre sul Giornale accusa gli esponenti di ‘Ken’, la formazione di sinistra con cui aveva dato vita a un governo unitario, di aver fatto prevalere l’interesse “di parte” rispetto all’interesse “generale”. A proposito della truffa subita dalla Comunità per il comportamento criminoso di uno dei suoi dipendenti, Meghnagi ricapitola ancora una volta quanto accaduto.
Gutgeld: “Realizzate riforme epocali”. “L’articolo 18 modificato e lo sfoltimento dei contratti di lavoro sono riforme epocali”. Parola di Yoram Gutgeld, parlamentare italo-israeliano e guru economico del primo ministro Matteo Renzi (Corriere).
Seedorf: “Nel calcio il razzismo esiste”. Intervenuto a nome dell’Uefa a una manifestazione anti-razzista a Firenze, l’ex calciatore Clarence Seedorf afferma: “II razzismo esiste, io l’ho subito, nel calcio e nella società, ma la bellezza del mondo di oggi è la multietnicità, la diversità è il nostro valore più grande. Difendiamolo” (Repubblica).
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(22 febbraio 2015)