…dialogo

Scopro da un’intervista rilasciata da Marek Halter su La Lettura del Corriere di ieri che davanti alla sinagoga di Sarcelles, a difenderla in occasione delle manifestazioni antiebraiche l’estate scorso, durante i bombardamenti a Gaza, c’erano non solo ebrei, ma anche musulmani francesi, insieme allo stesso Halter, e che tutti cantavano La Marsigliese. Avevo visto il filmato di quel giorno, che mi aveva impressionata molto. Ancor più mi impressiona sapere che a cantare l’inno nazionale francese c’erano anche degli imam, e leggere nell’intervista di Halter, che quegli stessi imam, recatisi con lui a Gerusalemme, hanno osato fare una pubblica preghiera in arabo alla memoria dei sei milioni di ebrei assassinati nella Shoah. E che sono poi stati accusati di tradimento non tanto dai fondamentalisti islamici, quanto dagli amici francesi dell’Islam. Halter fa da anni un’opera assolutamente meritoria in favore del dialogo tra ebrei, cristiani e musulmani. Il suo ultimo libro, Réconciliez vous, sta per uscire in Francia e ci auguriamo verrà presto tradotto in Italia. Ma è vero che la maggior parte delle persone, sia in Francia che in Italia, preferisce vedere tutti i musulmani come nemici che lavorare accanto a quelli che, con rischi gravissimi, cercano il dialogo. Tutti tacciono su di loro, nessuno li aiuta. Che diavolo, e se no come si fa a dividere tra buoni e cattivi?

Anna Foa, storica

(2 marzo 2015)