L’Osservatore stronca il film su Pio XII
Il quotidiano vaticano Osservatore Romano datato martedì 3 marzo pubblica, sotto il titolo “Meglio rinunciare”, una durissima stroncatura del film Shades of Truth dedicato al rapporto fra Pio XII e gli ebrei e al comportamento del papa negli anni bui della Shoah. Riguardo al contenuto del film, che è stato presentato questa mattina agli addetti ai lavori in Vaticano, il mensile dell’ebraismo italiano “Pagine Ebraiche” e il notiziario quotidiano “Pagine Ebraiche 24” hanno pubblicato decise denunce sotto i titoli “Sessanta sfumature di bianco” e “Ciak, si beatifica”. “Non è certo con lavori come Shades of Truth – scrive il critico dell’Osservatore Emilio Ranzato – che si aiuta la comprensione storica dell’operato di Pio XII e della sua Chiesa nei confronti del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. Perché quando i mezzi produttivi e artistici non sono all’altezza di un compito di tale spessore, allora è meglio rinunciare”. “Il film – prosegue la recensione – è la storia di un giornalista americano che ha un’avversione per la figura di Papa Pacelli, finché non intraprenderà un’indagine fra Vaticano, Gerusalemme, Berlino e Lisbona che lo farà ricredere. La regista Liana Marabini affronta con un atteggiamento volenteroso i limiti di una produzione piccolissima. Eppure anche con ambientazioni un po’ arrangiate e pochi attori — fra l’altro validi, come Remo Girone e Giancarlo Giannini — si poteva fare molto meglio. Dal punto di vista del dossier storico siamo ai minimi termini, anche se qua e là filtrano ovviamente spiragli di verità, ma è nel tentativo francamente maldestro di dare forma drammaturgica al tutto che l’autrice rende il prodotto complessivo ingenuo e di conseguenza poco credibile”.
(2 marzo 2015)