Trani, la sinagoga riapre le porte

lech lechaTornano ad aprirsi le porte dell’antica sinagoga Scolanova di Trani dopo i lavori di tutela degli spazi e di restauro che hanno interessato la struttura. L’occasione è la terza edizione di Lech Lechà, la settimana di cultura, arte e letteratura ebraica inaugurata ieri in Puglia.
Edificata nel 13esimo secolo, convertita a chiesa dopo la cacciata degli ebrei, tornata all’uso originale soltanto nel 2005, la sinagoga Scolanova è il fulcro della vita ebraica tranese e uno dei simboli del crescente risveglio d’interesse verso un mondo troppo a lungo estirpato dalla storia e dai destini del Meridione d’Italia.
L’appuntamento con la sua riapertura è per il pomeriggio odierno, ore 17, con una lezione del rabbino capo di Napoli Umberto Piperno su “Democrazia e Repubblica nel commento di Abravanel redatto a Monopoli”. La lezione, dedicata alla memoria dell’insigne studioso Cesare Colafemmina, sarà seguita dagli interventi del presidente della Comunità partenopea Pierluigi Campagnano e dai rappresentanti delle istituzioni, moderati da Cosimo Yehuda Pagliara. Concluderà una lezione del rav Scialom Bahbout dedicata alla festività ebraica del Purim e intitolata alla memoria di Nicola Avraham Zecchillo.
Tavole rotonde, eventi, performance musicali: Lech Lechà entra sempre più nel vivo. “Per questa terza edizione abbiamo deciso di evitare un tema unico perché ci troviamo di fronte ad una comunità ebraica come quella di Trani rinata da soli dieci anni. Una comunità che, nonostante il passato glorioso, è quindi relativamente giovane. Il nostro scopo è dare una visione generale di quello che sono la cultura e la religione ebraica. Proprio per questo – spiega Francesco Lotoro, anima e ideatore del Festival – ci saranno spunti diversi: dalle lezioni di Torah a dibattiti filosofici”.
Tra gli ospiti della giornata di domani il coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale.

a.s twitter @asmulevichmoked

(3 marzo 2015)