Qui Milano – L’insegnamento dei Giusti

IMG_20150303_181942Il valore positivo e pedagogico dei Giusti, di chi scelse e ancora oggi sceglie di lottare contro le atrocità, contro le oppressioni e i genocidi. O per dirla come Gabriele Nissim, presidente di Gariwo – Il Giardino dei Giusti, “eroi che insegnano ai nostri figli il gusto della libertà e della responsabilità”. E attorno a questa idea gravita il tema scelto quest’anno per la Giornata europea dei Giusti, che si celebrerà il prossimo 6 marzo: “Ieri e oggi, i Giusti sempre necessari”, il titolo dell’edizione 2015, apertasi ieri a Milano con la conferenza “La memoria del Bene e l’educazione alla Responsabilità”, organizzato da Gariwo assieme al corpo consolare di Milano e Lombardia e svoltasi sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Senato e della Camera. All’incontro, preambolo delle celebrazioni milanesi di venerdì al Monte Stella con la piantumazione di sei nuovi alberi in ricordo di altrettanti Giusti, sono intervenuti al fianco di Gabriele Nissim, il segretario generale del ministero degli Esteri Michele Valensise e il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, moderati dal giornalista Antonio Ferrari. Ad aprire l’appuntamento di Palazzo Cusani, i saluti tra gli altri del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
“Quest’anno abbiamo voluto sottolineare l’importanza dei Giusti non solo come memoria storica – ha affermato Gabriele Nissim, presidente di Gariwo – ma soprattutto come valore per il presente, proprio mentre nel mondo arabo e musulmano si levano le voci di opposizione al fanatismo, dagli atti di coraggio durante gli attentati di Parigi alle catene umane intorno a chiese e sinagoghe, a Oslo e in Pakistan. È importante che i giovani sappiano che esiste un’alternativa alla disperazione e alla violenza, come ci insegnano anche le altre figure che ricorderemo nella Giornata europea dei Giusti”. Le alternative si chiamano Ghayath Mattar, pacifista ucciso in Siria nel 2011 mentre si batteva per i diritti umani e la libertà; o Razan Zaitouneh, attivista siriana rapita nel 2013 dai jihadisti e di cui Gariwo chiede la liberazione. Un appello al mondo perché si mobiliti che venerdì, al Giardino dei Giusti del Monte Stella, ribadirà ad alta voce la sorella di Razan, Rana Zaitouneh. Tra i nuovi giusti poi troviamo Mehmet Gelal Bey, ottomano che si schierò al fianco delle vittime durante il genocidio degli Armeni, il magistrato Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia nel 1983, la Guardia Costiera italiana impegnata nel soccorso ai migranti a largo delle nostre coste,e l’attivista Alganeh Fessaha, impegnata nell’aiuto ai profughi. Tutti accomunati dalla volontà di combattere contro l’ingiustizia, di non abbandonarsi all’indifferenza verso il prossimo. “La Giornata in ricordo dei Giusti – ha sottolineato il segretario generale Valensise – deve essere un monito, uno sprone per i governi a non guardare dall’altra parte” di fronte alle atrocità e, secondo Valensise, l’Italia si è dimostrata in questi anni in prima fila nel promuovere la pace in diversi paesi del mondo.
Per il direttore de Bortoli è necessario raccontare di più le storie dei Giusti, “di persone che quotidianamente resistono” e di cui dobbiamo “conservare una Memoria attiva e dimostrare loro la nostra solidarietà”. E la Memoria dei Giusti dal prossimo 6 marzo troverà spazio anche in altre realtà del panorama internazionale, con l’adesione al progetto di Gariwo di nuove città e istituzioni: a Varsavia, si celebreranno i Giusti con un appuntamento al Museo di Storia degli Ebrei polacchi; a Sarajevo si terrà la cerimonia di assegnazione del Premio Dusko Kondor per il coraggio civile a Vijecnica, la libreria data alle fiamme nel 1992 e ricostruita nel 2014; e ancora a Düsseldorf il Parlamento del Land del Nord Reno-Westfalia ricorderà Armin T. Wegner, che si batté per non far cadere nell’oblio il genocidio armeno e pochi anni dopo per difendere gli ebrei contro il nazismo, e l’intellettuale tedesco di origine turca Dogan Akhanli, impegnatosi per svelare la verità sull’omicidio del giornalista Hrant Dink in Turchia.
Il 10 marzo si terrà in Israele, a Neve Shalom – Wahat el Salam (“Oasi della pace” in ebraico e in arabo), una cerimonia di dedica degli alberi per gli armeni che salvarono gli ebrei dall’Olocausto, per i soccorritori del genocidio in Rwanda, per i giusti ebrei israeliani e arabi musulmani. Il 18 marzo invece sarà il Parlamento europeo di Bruxelles a dare il suo contributo alla memoria dei Giusti con la tavola rotonda dal titolo “I Giusti e i valori dell’identità europea”, che vedrà la partecipazione di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

d.r.

(4 marzo 2015)