Israele alle urne
Massima attenzione sui media per le imminenti elezioni israeliane. “Domani il paese va alle urne per scegliere tra la continuità rappresentata da Netanyahu e il centrosinistra di Herzog e Tzipi Livni. E sullo sfondo resta irrisolto l’eterno dilemma sui due Stati”, scrive Repubblica. “In Israele è sfida all’ultimo voto. Netanyahu costretto a inseguire”, titola la Stampa. E se il Messaggero parla di “Netanyahu in affanno”, il Corriere mette in evidenza “il grande ritorno dei laburisti”.
A due mesi dall’attacco, l’Hyper Cacher di Porte de Vincennes ha riaperto le proprie porte accogliendo, insieme a centinaia di parigini, il ministro dell’Interno francese. Il Corriere racconta le emozioni di una giornata indimenticabile e allo stesso tempo solleva i punti ancora irrisolti dell’attacco che costò la vita a quattro persone.
Nuova strage di cristiani in Pakistan, con i talebani che hanno preso d’assalto due chiese gremite di fedeli a Lahore. Quattordici le vittime, 78 i feriti (di cui 30 in modo grave). La folla si è scatenata in una caccia all’uomo uccidendo due sospetti complici dei kamikaze. Scrive Repubblica: “Nulla è così efficace come la responsabilità di un massacro per chi vuole rivendicare il primato del fanatismo, alzando mani insanguinate. Questo hanno fatto i Taliban pachistani, insidiati nel loro primato nell’integralismo dall’avanzata del sedicente Stato Islamico”.
Fa discutere il premio consegnato alla memoria di Paride Mori, repubblichino che combattè a fianco dei nazisti e fu ucciso dai partigiani. Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, a consegnare la medaglia ai figli c’erano la presidente della Camera Laura Boldrini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. “Se la commissione che ha vagliato centinaia di domande ha valutato erroneamente, il riconoscimento dovrà essere revocato”, afferma Delrio (La Stampa). Sulla stessa testata un commento del Testimone della Shoah Sami Modiano: “Sono scosso perché non pensavo di dover riaprire pagine personali così terribili. Quelli che sono andati a Salò seguivano un disegno di morte. Volevano che i tedeschi annullassero ogni libertà e annientassero chiunque considerassero nemici”.
“È una grande opportunità di incontro e noi siamo a disposizione per ogni iniziativa che possa essere legata, non sotto il profilo religioso, ma del dialogo, a coltivare questa grande possibilità”. Così il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici a proposito del Giubileo indetto da papa Bergoglio (Corriere Roma).
Una grande mostra celebra a Genova i 95 anni del pittore Eugenio Carmi. In mostra – spiega il Corriere – un centinaio fra dipinti figurativi e astratti, latte litografate, illustrazioni di favole per bambini scritte da Umberto Eco, ‘segnali immaginari’, fotografie. Nato a Genova il 17 febbraio 1920, fuggito in Svizzera a causa delle persecuzioni razziali, Carmi espose le sue prime opere negli Anni Cinquanta.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(16 marzo 2015)