Oltremare – Machshava Tova

   Non c’è come uscire dalla città, delle volte, soprattutto quando si prepara una manifestazione ingombrante in Kikar Rabin cui non si ha motivo di partecipare. E non c’è come immergersi anche se temporaneamente nella Israele vera, quella che non passeggia su Rothschild e vive indipendentemente da qualunque elezione. L’occasione o la scusa me l’ha data ieri sera l’anniversario dei dieci anni di attività di “Machshava Tova” – che si può tradurre come buon pensiero ma si perde così la radice che in ebraico vuol dire sia pensiero sia computer. Si è festeggiato con discorsi brevi e un concerto degli EthniX che ha trasformato l’ordinato auditorium del Centro Culturale dell’Aviazione di Herzlyia in un concerto rock.
Machshava Tova è lei stessa un gran bel pensiero, nato dalla considerazione fatta da Astorre Modena, milanese e fondatore in Israele di Terra Venture Partners, che mentre Israele prospera al Nasdaq grazie alle invenzioni delle Hi-Tech, ci sono settori interi della società che non hanno neanche la più basilare istruzione all’uso di un computer.
Lo scopo è quello di dare a tutti quelli che ne hanno particolarmente bisogno (giovani, ma anche anziani, e anche persone con disabilità) gli strumenti con i quali colmare la distanza fra loro e la società pulsante e un po’ caotica intorno. L’uso del computer come l’alfabetizzazione: tastiera oggi come pennino e calamaio ieri. E siccome Israele è ancora un piccolo paese fatto di città ma anche di periferie non sempre raggiunte da servizi, l’organizzazione i computer li porta fisicamente, classi volanti su camioncini, per insegnare anche dove non arriverebbero mai – compreso il cuore dei quartieri ultra-ortodossi, e i rifugi per giovani e donne vittime di maltrattamenti.
Machshava Tova insegna a usare i computer, e anche a ripararli. Riceve vecchi computer in donazione da grandi uffici ed industrie, che i giovanissimi studenti rimettono a nuovo perché vengano utilizzati nei centri della stessa organizzazione. Oltre trentamila persone finora hanno imparato a usare un computer grazie a Machshava Tova. Una goccia nel mare, forse, ma certo è un ottimo inizio.

Daniela Fubini, Tel Aviv twitter @d_fubini

(16 marzo 2015)