First lady, una cover per due
“Una copia di At”.
“Certo signora, la vuole con Sara o con Michal?”.
Niente di strano: la rivista israeliana femminile dedicata alla moda e all’attualità At (letteralmente significa ‘Tu’) da giorni, infatti, si può trovare presso i numerosi rivenditori con un’edizione speciale dedicata alle elezioni che presenta uno degli stratagemmi più accattivanti: offre al pubblico due copertine differenti, una con Sara, moglie dell’attuale primo ministro Benjamin Netanyahu e una con Michal, madre di tre figli e moglie dell’acerrimo avversario Ytzhak Herzog, volto dei laburisti.
Mentre si stimano milioni di israeliani oggi in fila alle urne per votare il nuovo premier e il futuro governo, esiste un’altra sfida parallela fatta di vestiti eleganti, sorrisi delicati, interviste intelligenti e tacchi assai scomodi: quella delle first lady.
Sara e Michal da mesi hanno seguito i loro rispettivi coniugi con due sostanziali doveri: indossare vestiti ed eleganti e ispirare un giusto mix di fiducia, simpatia e, se possibile, atteggiamento materno.
Sara Ben Artzi (il cognome del padre Shmuel, poeta, scrittore ed educatore) è la first lady che gli israeliani hanno imparato a conoscere nel corso del tempo: stesso caschetto biondo da anni, fa la psicologa del lavoro e dell’educazione, ha lavorato per la compagnia aerea El Al e per il Comune di Gerusalemme.
Non particolarmente amata dall’opinione pubblica, viene descritta da molti come spendacciona e con un pessimo carattere oltre che con un discutibile gusto nel vestire (pizzi, paillettes e fantasie maculate).
Ha fatto scalpore nel 2012 l’intervista rilasciata al quotidiano popolare tedesco Bild (la prima ad un giornale internazionale dopo 12 anni di silenzio) nella quale rivelava: “Ho sempre paura per la vita di mio marito e dei miei figli”. Esprimeva infine la sua ammirazione per il cancelliere tedesco Angela Merkel: “Lei è una grande persona, sa quello che vuole e mi colpisce vederla nelle foto come l’unica donna insieme agli uomini che governano il mondo”.
Riguardo copertina di At (alternativa a quella con Michal Herzog) nella quale appare visibilmente ringiovanita e con un abito estroso ma elegante, delle voci riportano che avesse cambiato idea: non solo Sara Netanyahu non voleva più apparire, ma avrebbe addirittura minacciato di fare causa alla rivista.
D’altro canto Michal, probabile futura first lady, appare sempre a fianco di suo marito Yitzhak Herzog con la perenne coda di cavallo bionda. Avvocato penalista, dopo aver lavorato per anni per la Rich Foundation, associazione per Educazione, Cultura e Welfare, è attualmente la rappresentate di Israele della Maurice and Vivenne Wohl Foundation, gruppo di filantropi che vuole migliorare combattere povertà all’interno delle comunità ebraiche.
Suo padre Shaul Afek fu un combattente del Palmach, il braccio militare dell’Haganah e ha fatto la Guerra dei Sei Giorni proprio con Chaim Herzog, padre di Yitzhak ed ex presidente d’Israele.
Di Michal, il marito dice: “Senza di lei non sarei qui: sa perfettamente bilanciare vita pubblica e privata”.
Figure di spicco sono anche Gilat Bennett, moglie di Naftali alla guida del partito di estrema destra il Focolare ebraico e Lihi Lapid, moglie di Yair di Yesh Atid giornalista e scrittrice del best seller israeliano “Una donna di valore”, il cui titolo originale Eshet Chayil richiama il libro dei Proverbi. Come non menzionare infine Naftali Spitzer, marito della leader di Hatnua (ora confluito nel partito di Unione Sionista con Herzog) Tzipi Livni?
Non sia mai che Israele ritorni ad avere un first gentleman e una donna al comando.
Rachel Silvera
(17 marzo 2015)