responsabilità…

Fra i molteplici sacrifici per espiazione di colpe, spiccano quello da offrirsi nel caso in cui il Cohèn Gadòl, o gli anziani, o un capo tribù inducesse il popolo in errore. Il fatto in sé è già degno di nota, specialmente se ricordiamo per quanti millenni i dominatori si sono sempre considerati superiori alle leggi, liberi di agire, ed anche liberi di non assumersi responsabilità a loro piacimento.
Ma la normativa della Torah va anche oltre: essa prevede il caso in cui si verificasse una colpa collettiva del popolo per inavvertenza o distrazione dei capi, dei maestri, delle guide. In tale caso sono proprio le guide che devono presentare il sacrificio di espiazione, assumendosi tutta la responsabilità del comportamento erroneo della collettività.
Se poniamo mente alla realtà che ci circonda, dobbiamo riconoscere che purtroppo è questa la condizione abituale.
È cosa di ogni giorno che i nostri fratelli ebrei commettano, soprattutto per ignoranza, errori di vario genere nell’osservanza delle mitzvòth, senza che il Rabbino abbia la possibilità di correggerli, di avvisarli. Anche nei Battè Ha-Kenéseth si assiste spesso a violazioni della Halakhah; alcune di esse potrebbero sembrare poca cosa, se non fosse che ognuna delle norme profanate coinvolge un mondo intero di valori spirituali, di difese contro il declino dell’ebraismo. Indossare un Tallèth i cui Tzitziyòth non sono regolari, esibire nel taschino della giacca una penna durante lo Shabbàth, o altri comportamenti cui assistiamo nostro malgrado, sono soltanto alcuni degli esempi. E probabilmente noi rabbini abbiamo in ciò una responsabilità, per non aver trasmesso la conoscenza corretta delle regole o, più ancora, l’importanza ed i significati delle medesime.
Ai tempi del Beth Ha-Miqdàsh avremmo dovuto portare sacrifici espiatori; oggi tale possibilità non esiste, e viene così a mancare un segno importante, che richiami noi ai nostri doveri ed il pubblico ad una maggiore consapevolezza.
Tuttavia è noto che “kol Israel ‘arevìn ze la-zè ba-mitzwòth”, tutti gli ebrei sono responsabili l’uno verso l’altro nelle mitzvòth: è quindi nella possibilità di ognuno operare per invertire la tendenza negativa. È necessario tornare a vedere nel rabbino non chi agisce per conto degli altri, bensì la persona cui rivolgersi per avere precise indicazioni su come agire ed un insegnamento costante per recuperare il nostro ebraismo.

Elia Richetti, rabbino

(19 marzo 2015)