Qui Trieste – “Lingue e identità. Al lavoro
insieme per costruire un futuro migliore”

gv trieste“Non è un caso se proprio in questo luogo dove avvenne la prima azione di squadrismo organizzato per negare la società plurale e i diritti delle minoranze, si tiene oggi un confronto di alto significato, si gettano le basi di un lavoro utile a difendere l’Europa delle identità e delle democrazie”.
C’è attesa e curiosità nell’aria, fra gli studenti della Scuola superiore traduttori e interpreti dell’Università di Trieste (la più prestigiosa in Italia e la prima nella classifica del Censis che valuta la qualità della formazione accademica), mentre il direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Guido Vitale, sale, accompagnato da colleghi giornalisti e docenti, la grande scala del Balkan di Trieste. A pochi giorni dall’approvazione unanime da parte del Consiglio accademico della convenzione che segna l’ingresso dell’organizzazione dell’ebraismo italiano nel novero delle oltre 600 prestigiose istituzioni italiane e internazionali accreditate a gestire esperienze di formazione e di tirocinio per i traduttori e gli interpreti di domani.
“Qui dove quasi un secolo fa le fiamme appiccate dal primo squadrismo fascista divoravano vite, culture e speranze, aprendo la strada a tutti gli orrori e a tutte le sofferenze che seguirono – ha detto il giornalista – oggi si studia per mettere in contatto i linguaggi del mondo. Dalla vostra scuola prestigiosa esce oltre la metà dei traduttori e degli interpreti italiani accreditati dalle organizzazioni internazionali. Nella vostra scuola si entra superando una selezione durissima e in molti casi la relazione fra candidati e ammessi tocca il rapporto dieci a uno. Oggi qui si apre l’opportunità di costruire una collaborazione utile ai giornali dell’ebraismo italiano realizzati da questa balkan oggiredazione, e in particolare al progetto plurilingue di Pagine Ebraiche International Edition, utile all’ebraismo italiano, ma necessaria anche e soprattutto alla società e alla democrazia, che nella cultura delle differenze, del pluralismo, della valorizzazione delle diversità possono trovare le uniche difese efficaci e l’unica strada praticabile per costruire assieme un futuro migliore”.
Moltissime le domande, in questa prima presa di contatto con gli studenti, per conoscere più da vicino il lavoro della redazione giornalistica e le opportunità di formazione, ma anche la storia e i valori testimoniati da oltre due millenni dagli ebrei italiani.

a.t. twitter @atrevesmoked

(20 marzo 2015)