Oltremare – Mar Rosso

fubiniAi buoni ebrei, si sa, piace la storia, e se non quella con la S maiuscola, almeno quella che ci tocca personalmente, trasmessa di generazione in generazione, con buon peso di approssimazione ma basi forti.
Non si spiegherebbe altrimenti la tignosa costanza con la quale ogni santo anno che Dio manda in terra, tutto il popolo d’Israele, i religiosi e i laici, sefarditi e ashkenaziti, si siede a raccontare e farsi raccontare quel pezzetto di Storia che ci ha resi popolo a tutti gli effetti.
Per molti, la parte più scenografica dell’uscita dall’Egitto, il passaggio del Mar Rosso, ha un posto d’onore nel racconto e nella tradizione, e non solo durante il Seder.
Già a fine gennaio, quando si legge la Parashà di Beshallach, inizia l’”Operazione Pesach”: viene naturale cominciare a fare programmi per il Seder, mentre si prepara in cucina il Frisensal, o Ruota del Faraone, e quando poi al sabato mattina si legge dell’uscita dall’Egitto, si parla di azzime e di Mar Rosso che si apre, per miracolo o pragmatismo divino.
E se io cerco i voli migliori per l’Italia, considerando una certa flessibilità geografica che dipende da dove si riunirà la famiglia quest’anno, molti invece fanno il progetto contrario: dall’estero prenotano a decine di migliaia per arrivare qui per Pesach.
E provo a volte una punta d’invidia per quelli che, invece di ritornare alla piovosa e freddina primavera europea, arrivano a popolare le spiagge israeliane, già pienamente estive ora di aprile.
In particolare per quelli che scendono a Eilat – luogo di meraviglia geologica e marina ma anche vagamente claustrofobico per via dei due confini con Giordania ed Egitto.
Eilat a Pesach è il non plus ultra della storia materializzata: anche se non fosse proprio ad Eilat che i nostri avi hanno attraversato il Mar Rosso, è comunque proprio quel mare lì, quello su cui oggi volano i windsurf e si affacciano i delfini, che ci ha permesso di sfuggire al nemico e iniziare la nostra Storia.

Daniela Fubini, Tel Aviv – twitter @d_fubini

(23 marzo 2015)