Bruno Chiesa (1949-2015)
Bruno Chiesa, ebraista di fama internazionale e membro dell’Accademia delle Scienze di Torino, è morto a soli 65 anni nella notte tra il 21 e il 22 marzo.
Divenuto professore ordinario di Ebraico, giovanissimo, prima a Pavia e, dal 1999, a Torino è autore di studi fondamentali sulla storia del testo biblico e sull’esegesi biblica medievale caraita. Tematica quest’ultima che padroneggiava come nessuno in Italia e pochi nel mondo, grazie anche alla sua vasta e approfondita conoscenza dell’arabo che gli consentiva di studiare con autorevolezza assoluta fonti difficili e rare di un periodo poco frequentato della storia del pensiero ebraico.
Un altro aspetto importante della sua attività è stata quella di organizzatore culturale: a lui si deve, tra l’altro, la direzione dell’ampio progetto di riordino del fondo archivistico dell’orientalista tedesco Paul E. Kahle, durato lunghi e fruttuosi anni e concluso di recente con un convegno internazionale i cui atti sono apparsi nel 2014 sulla rivista Henoch. Ma Bruno Chiesa è stato anche un vero e proprio maestro, nel senso più alto e nobile del termine: l’attività didattica era parte del suo essere e, già provato nel fisico, ha voluto fino all’ultimo stare vicino ai suoi allievi, per i quali, antichi e recenti, il vuoto che lascia sarà incolmabile.
Chi lo ha conosciuto non scorderà il suo umorismo spiccatamente ebraico e la passione con la quale insegnava la lingua ebraica.
Bruno era una persona di una cultura immensa e la saggezza di Qohelet lo descrive meglio di mille parole: perché molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore.
Corrado Martone e Sarah Kaminski
(23 marzo 2015)