Qui Roma – Raccontare le emozioni
Il racconto di un’epoca, le correnti artistiche, i salotti letterari, la figura indimenticabile della madre – Antonietta Raphaël – grande protagonista del libro. Un’opera che si legge tutto d’un fiato, “La ragazza con il violino” (ed. Skira), e che Giulia Mafai ha voluto dedicare agli affetti di una vita ponendo al centro l’amore tra Antonietta, artista di fama e donna profondamente attaccata alle proprie radici ebraiche, e il pittore Mario Mafai. Dalla loro unione sarebbero nate Miriam, Simona e appunto Giulia: tutte e tre, come noto, avrebbero lasciato un segno nel proprio campo di attività.
Tanti i ricordi a fluire nel corso della presentazione dell’opera al Museo ebraico di Roma. Al fianco della Mafai i docenti universitari Paolo Coen e Lorenzo Canova.
“Grazie a un’allieva tanto volenterosa quanto sensibile e intelligente, Isabella Calidonna – ha raccontato Coen – invitai per primo Giulia Mafai a parlare, a testimoniare dove insegno, all’Università della Calabria. Giulia narrò la storia. La sua, quella delle sorelle Mafai e insieme quella di Antonietta Raphael. La loro madre. Una storia appassionante”. Per questo fu proprio Coen a suggerirle di ampliare quanto scritto, condensato in una decine di cartelle poi pubblicate in un suo libro collettivo.
“Adesso possiamo dirlo, un sonetto è diventato una magnifica canzone”.
(27 marzo 2015)