…libertà

Quando si va via da un luogo per andare verso un altro luogo dove si pensa di stare meglio ci portiamo sempre dietro qualcosa che sia il segno del prima che si spera non ci sia più e che è anche il segno del nuovo inizio. Quel segno serve per ricordare il prima, ma è anche la riga che tracciamo tra il prima e il dopo, l’istante della scelta che rende impossibile la revoca dell’impegno. Il pane azzimo è questo: il segno dell’afflizione e il patto per tentare di vivere una nuova condizione. Una cosa che fa da connessione fra la libertà come esito e la liberazione come processo, un percorso che non è facile, cosparso di mille trappole e sottoposto a molta impazienza.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(29 marzo 2015)