La sfida dell’educazione
Tanto lo spazio dedicato a bambini e lettura nella presentazione delle iniziative del giornale dell’ebraismo italiano alla Bologna Children’s Book Fair che si svolge in questi giorni.
“Leggere per crescere” è il titolo del dossier del numero di Pagine Ebraiche di aprile attualmente in distribuzione, nonché il filo conduttore del cinquantacinquesimo appuntamento con DafDaf, che viene raccontato al pubblico nella nuova edizione di Pagine Ebraiche International.
“Ci sono libri per bambini, così come ci sono programmi televisivi, che attorno alla disponibilità di specifiche immagini vengono costruiti da zero. The Book With No Pictures di B.J Nowak dimostra la scomoda idea opposta. Se vogliamo valorizzare agli occhi dei più giovani, il senso del libro e della lettura, bastano le parole, evitiamo di condire le pagine dei giovanissimi con la sovrabbondanza delle immagini. Sono le parole, molto più delle immagini, ad avere forza, a trascinare la fantasia”, scrive il coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale nella consueta rubrica It Happened Tomorrow.
E in tema di educazione, una specialissima laura ad honorem è stata consegnata negli scorsi giorni a chi del trasmettere valori alle nuove generazioni ha fatto una missione di vita: Piero Terracina, sopravvissuto ad Auschwitz, da decenni straordinario testimone nelle scuole (e non solo) di tutto il paese. A Piero il riconoscimento dell’Università del Molise.
Giovani che sanno schierarsi in prima fila nella difesa dei valori di memoria, giustizia e libertà. L’Unione Giovani Ebrei d’Italia e la European Union of Jewish Students hanno partecipato, attraverso la voce dei propri leader, Talia Bidussa e Jonathan Keyson, a due riunioni della Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra rispettivamente sulla “situazione dei diritti umani in Palestina e negli altri territori arabi occupati” e su “razzismo, discriminazione razziale e xenofobia” denunciando da un lato la parzialità e discriminazione dimostrata dall’organizzazione contro lo Stato d’Israele e dall’altro la minaccia dell’antisemitismo in Europa.
Per il pubblico internazionale di Pagine Ebraiche anche un’altra notizia: Shimon Peres, presidente emerito di Israele, visiterà l’Expo, probabilmente in settembre, come ha annunciato il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, in visita in Israele la scorsa settimana.
Israele, il paese dove se cadi per strada qualcuno si ferma e ti aiuta. “Ecco perché, se devo cadere, preferisco che accada in una strada israeliana. Persino se poi la persona che mi ha aiutato mi riconosce e mi fa inciampare di nuovo, so che qualcun altro mi aiuterà”. Riprende le parole pronunciate dallo scrittore Amos Oz, il demografo dell’Università ebraica di Gerusalemme Sergio Della Pergola per raccontare cosa rappresenti lo Stato ebraico, in una riflessione tradotta in inglese da Sahar Zivan.
Ancora pochi giorni all’inizio di Pesach: il rabbino capo di Trieste Eliezer Di Martino, nella sezione Bechol Lashon, offre in portoghese le sue considerazioni sulle figure dei quattro figli presentate nell’Haggadah.
Infine, per la rubrica Italics, un particolare spunto di riflessione: sono tanti gli immigrati di origine italiana che hanno fatto una brillante carriera politica in America. Tra loro, il leggendario sindaco di New York Fiorello La Guardia, la cui madre, dettaglio non molto noto, era un’ebrea triestina: Irene Coen.
Rossella Tercatin
(30 marzo 2015)