Trieste, il museo cambia volto
Un nuovo allestimento per il museo ebraico “Carlo e Vera Wagner” di Trieste, svelato ieri dalla Comunità al termine di un progetto di recupero degli spazi svoltosi in due fasi.
Nel piano superiore, dedicato alla cultura ebraica e Trieste, ad essere approfondite sono le figure più significative ad aver calcato la scena, non ultimi due pilastri della letteratura novecentesca come Umberto Saba e Italo Svevo.
Nel piano inferiore, un racconto della vita degli ebrei in città attraverso testimonianze e documenti che conducono il pubblico in un viaggio attraverso i secoli, dal primo insediamento comunitario fino ai giorni nostri.
Un’attenzione particolare viene inoltre riservata agli ebrei di Fiume e del Quarnero. “Tutte le famiglie ebraiche triestine hanno qualche legame con Fiume, sono passate di là negli anni”, spiega l’assessore alla cultura della Comunità e consigliere UCEI Mauro Tabor in una intervista che appare sul numero di Italia Ebraica in distribuzione. “Noi ebrei triestini siamo come una Comunità di Fiume in esilio. Ricordarla ‐ sottolinea l’assessore – è un nostro dovere morale”.
(30 marzo 2015)