Formazione, il modello Wizo
Un confronto sulle diverse esperienze in ambito educativo e formativo ad animare l’incontro promosso dalla Lobby Europea Femminile nella sede romana del Parlamento Europeo. Tra le protagoniste Ziva Modiano Fischer (nell’immagine), storica figura dell’Associazione Donne Ebree d’Italia, intervenuta per illustrare sfide e obiettivi sia per quanto concerne la realtà italiana sia con riferimento alla sede centrale israeliana (Wizo).
Ad essere ricordato l’impegno delle istituzioni Wizo per l’educazione e la pace. Un impegno che si esplica a partire agli asili nido dove, dalla prima infanzia, bambini di culture e religioni diverse imparano la sfida della convivenza. “L’educazione e la prevenzione sono gli scopi primari che si perseguono nelle scuole, nei villaggi e nei centri specializzati per ragazzi a rischio”, ha spiegato Fischer. Appannaggio di donne che hanno subito maltrattamenti si organizzano invece gruppi professionali e per l’acquisizione di autostima e consapevolezza oltre che corsi per leadership amministrativa e politica. Molte, è stato ricordato, “sono le donne arabe protagoniste”.
Tra le diverse attività realizzate in Italia ci si è poi soffermati sull’esperienza del corso ‘Una cultura in tante culture’ che, dedicato al tema dell’integrazione, nei suoi otto anni di vita ha permesso di mettere a confronto con nuovi metodi educativi circa 600 docenti e oltre il migliaio di studenti in tutto il paese. “Più del 90 per cento dei partecipanti ne ha parlato in termini molto positivi” ha sottolineato Fischer ricordando il contributo in termini di risultati e professionalità di Angelica Edna Calò Livne, docente del corso, e il sostegno giunto dall’UCEI attraverso la raccolta dell’Otto per Mille.
Da quest’anno, ha spiegato infine la relatrice, l’Adei Wizo ha iniziato una collaborazione con Gariwo, la Foresta di Giusti di Milano, per ricordare le figure che nel mondo si sono opposte ai crimini contro l’umanità. L’impegno è finalizzato a divulgare nelle scuole la scatola-gioco realizzata da Gariwo per avvicinare le nuove generazioni a temi di grande attualità con l’ausilio di fumetti, quiz e materiale interattivo.
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(1 aprile 2015)