Pesach 5775 in musica, con DafDaf
Tempo di Mosè, da Rossini a YouTube

Miei cari ragazzi, ho pensato a lungo a quale opera presentarvi in questo tempo di Pesach e, a essere sincera, sarei tentata di raccontarvi per bene il Mosè in Egitto di Rossini, messo in scena per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 5 marzo 1818. Pensate che quella sera il pubblico dimostrò grande entusiasmo nei primi due atti ma nel terzo, forse perché il passaggio del Mar Rosso era particolarmente difficile da rendere sul palco, alcuni si lanciarono in contestazioni, altri si lasciarono andare a fragorose risate.
Povero Maestro Rossini!
Si rimise subito a scrivere a cambiò completamente il terzo atto, tant’è che l’anno successivo la rappresentazione fu un vero trionfo. Il nuovo titolo era Moise et Pharaon. Ma non voglio dilungarmi troppo su Rossini, potete ascoltarvi alcuni spezzoni su YouTube, cercando in particolare l’allestimento con la direzione di Riccardo Muti che ha avuto recensioni eccellenti.
Vorrei piuttosto lasciarvi qualche suggestione musicale per quella che tra le feste ebraiche è, secondo me, la più “canterina” di tutte. E non parlo solo dei brani che si eseguono intorno alla tavola imbandita per il seder, ma anche di tutti quelli che sono stati composti in altri ambienti, in altre culture e che si ispirano all’uscita dall’Egitto del popolo ebraico e alla sua grande guida: Mosè.
Vi assicuro che si tratta davvero di attraversare un “mare” di musica, per cui ho scelto alcuni link e di qui potrete voi stessi esplorare il web e scoprirne molti altri.
In ambito “non ebraico”, sicuramente tutti conoscete Go down Moses, ma vorrei che ascoltaste il meno noto Brother Moses smote the water, che vi propongo in due versioni, entrambe a cappella: 1. Golden Gate Quartet, anni 40, interessante per lo swing; 2. The Bishops, un gruppo che si è purtroppo sciolto nel 2001 dopo 20 anni di attività. Questo è interessante per le armonie vocali.
Per quel che riguarda il celebre Had Gadya, che Angelo Branduardi ha rivisitato nel suo Alla fiera dell’est, ecco quattro diverse interpretazioni: 1. Sefardita, spagnolo-marocchina, eseguita da liuto, chitarra, percussioni e voce. Si trova in www.piyut.org.il, sito che offre molta altra musica per Pesach; 2. Simil-klezmer, con la direzione divertentissima di Frank London, in cui i cantori sembrano più reduci da Purim che non da Pesach… Basta digitare Moishe Oisher’s Chad Gad Ya – Cantors Baram and Feldman, Michael Alpert, Frank London; 3. Shirana, canto dolcissimo di un coro di donne ebree e arabe; 4. Ofra Haza, con la sua voce cristallina, in un vecchio filmato in bianco e nero della TV israeliana. Non si può non ascoltare qualcosa di Shlomo Carlebach, conosciuto in tutto il mondo come “singing Rabbi”, grande studioso e musicista, di cui ho scelto Betzet Israel. E poi il ritornello che chissà quante volte anche voi avete cantato, Mah nishtana halayla haze, inciso in Israele negli anni ’70 dal coro di voci bianche Zadikov, allora diretto da Laszlo Roth.
Chiudo con un brano non tradizionale, composto per un film che a me piace davvero un sacco, ovvero Il principe d’Egitto. Godetevi When you believe, in una esibizione dal vivo di Whitney Houston e Mariah Carey, due voci spettacolari.
Buona Pesach in musica a tutti!