Informazione – International Edition Il significato della libertà

ishot-567La conquista della libertà che viene festeggiata a Pesach, la celebrazione della libertà ritrovata dopo gli anni più bui della storia europea. Ad aprire l’edizione settimanale di Pagine Ebraiche internazionale è il messaggio di auguri per Pesach del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. “La libertà non è un bene stabile e scontato – afferna – ma una conquista quotidiana. Un bene da coltivare, tutelare, difendere dalle minacce di chi, ancora oggi, vorrebbe imporre modelli non compatibili con i valori su cui si fondano le società democratiche. Un bene di cui è parte integrante la libertà di manifestazione del pensiero e di cui non dobbiamo comprendere il valore solo quando, per disgrazia, venisse a mancare”.

Polemiche minacciano le celebrazioni del 25 aprile, giornata in cui ricorre l’anniversario della Liberazione dell’Italia dai nazifascisti, il settantesimo quest’anno: come già accaduto negli anni passati, episodi di intolleranza si sono verificati nei confronti della presenza della Brigata ebraica.

Per il pubblico internazionale, l’intervista al nuovo presidente del Comité de coordination des organisations juives de Belgique, Serge Rozen.

A Roma si è ricordata la figura di Emanuele Pacifici, storico volto della Comunità ebraica della Capitale, a un anno dalla scomparsa.

Tempo di elezioni, in Israele e nell’Italia ebraica, come raccontato nel numero di aprile del giornale dell’ebraismo italiano attualmente in distribuzione.

Gino Bartali, campione di ciclismo e Giusto tra le Nazioni, è al centro della rubrica Italics di questa settimana, che spiega come il vincitore di tre Giri d’Italia e due Tour De France è tra i protagonisti del film “My Italian Secret: The Forgotten Heroes,” diretto da Oren Jacoby e attualmente nei cinema americani, dedicato a varie figure di Giusti.

Parlano di Pesach anche le sezioni Bechol Lashon e Pilpul. In ebraico, la docente dell’Università di Torino Sarah Kaminski racconta la centralità del canto nella celebrazione del Seder. Yaakov Mascetti dell’Università di Bar Ilan invece riflette sul racconto dell’Esodo nella tradizione tra dimensione storica, narrativa e simbolica.

“Ogni giorno, giro in continuazione per l’Italia ebraica. A Pesach, no, sono a casa nella mia meravigliosa Comunità. L’anno prossimo a Gerusalemme”. Questo l’augurio per la festa del coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’UCEI e direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale, nell’appuntamento settimanale It Happened Tomorrow.

Rossella Tercatin

(6 aprile 2015)