Block 21, l’intervento del presidente del Cdec “Su padiglione italiano polemiche strumentali”
“L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e il Centro di Documentazione Contemporanea Ebraica di Milano hanno aderito alla richiesta ormai perentoria del Museo di Auschwitz affinché la struttura sia rimossa per far posto a un’esposizione didascalica come in tutti gli altri padiglioni, pena l’attribuzione del padiglione italiano a un altro paese. Anche l’Aned si è allineata e collaboriamo con la stessa e la presidenza del Consiglio per un trasferimento della struttura a Firenze”.
Questa la ferma posizione espressa dal presidente del Cdec e consigliere UCEI Giorgio Sacerdoti in merito al trasferimento del padiglione italiano da Auschwitz a Firenze, strumentalmente avversato in queste ore da alcuni gruppi e associazioni. “Non possiamo accettare che la struttura di Belgioioso, anche se pregevole, ma pure criticabile, passi davanti alla memoria delle vittime di Auschwitz, soprattutto di fronte a una iniziativa che è strumentale e politicamente di parte”, sottolinea Sacerdoti.
In questi giorni a levarsi nella medesima direzione sono anche le voci di Regione Toscana e Comune di Firenze. “L’impegno di portare il memoriale delle vittime di Auschwitz a Firenze si è mosso in linea con una politica di salvaguardia della Memoria che da sempre caratterizza la Toscana” sostiene l’assessore regionale alla cultura Sara Nocentini. “Firenze è orgogliosa della scelta di ospitare il memoriale per dare un tributo vero, duraturo e profondo all’esercizio indispensabile della memoria”, afferma il sindaco Dario Nardella.
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(13 aprile 2015)