Qui Roma – Memoria, chiave del futuro

IMG_20150414_100901Via libera dal Comune di Roma per l’avvio dei lavori al Museo della Shoah a Villa Torlonia con l’approvazione, avvenuta ieri, di una determinazione dirigenziale che prevede l’aggiudicazione definitiva (con copertura finanziaria) degli stessi. L’annuncio in occasione del convegno ‘Quale memoria per quale società? I musei della Shoah nel terzo millennio’, a fronte di alcune considerazioni allarmistiche apparse in queste ore sui quotidiani.
Molteplici e autorevoli gli ospiti dell’incontro, svoltosi presso Palazzo Montecitorio e organizzato sinergicamente da A buon diritto, Amis, Associazione di cultura ebraica Hans Jonas e Irsifar e con il patrocinio di Roma Capitale.
“Fino ad oggi, in Italia, il ricordo della Shoah è vissuto essenzialmente nel tempo, ma è mancato, contrariamente a quanto accade in altri paesi, uno spazio fisico centrale e simbolico nel quale condensare e rendere vivo il ricordo” ha affermato il presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini toccando uno dei temi centrali del convegno. In una giornata di annunci l’onorevole Boldrini ha poi anticipato come il disegno di legge che introducente un’aggravante di pena per il negazionismo della Shoah, già largamente approvato dal Senato, sarà preso in esame dalla Camera a partire da giovedì 16 aprile. Un data fortemente simbolica, cadendo nel giorno in cui nel calendario ebraico si celebra Yom Ha Shoah.
IMG_20150414_103731“Cultura e Memoria sono le parole chiave, gli antidoti affinché la nostra società sia consapevole dei propri valori fondamentali e irrinunciabili, primo tra tutti il rifiuto di ogni deriva fanatica e fondamentalista che finisce per diventare assassina contro chiunque venga considerato diverso” ha spiegato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. Un pensiero “commosso” e “solidale” è poi andato alle comunità cristiane e musulmane vittime in questi mesi di una barbarie senza fine. “Il mondo civile non può restare fermo, è necessario creare una grande alleanza che protegga gli innocenti e gli indifesi” ha sottolineato il presidente UCEI.
“Il nostro compito è quello di coltivare la Memoria. Nei luoghi lontani come Auschwitz, ma anche in quelli geograficamente più vicini a noi. Serve uno sforzo convergente tra didattica, insegnamento e recupero della traccia storica”, ha esordito il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. Il ministro ha poi rivolto un appello affinché tutte le forze collaborino per il recupero e il ripensamento del padiglione italiano che, da Auschwitz, verrà presto trasferito a Firenze.
Ad aprire il convegno, dopo i saluti istituzionali, una lectio magistralis di Marcello Flores D’Arcais, docente di Storia comparata e di Storia dei diritti umani dell’Università di Siena, cui è seguita la lettura dei messaggi di apprezzamento inviati agli organizzatori dal sindaco Ignazio Marino e dal presidente della Fondazione Museo della Shoah Leone Paserman.
Due le sessioni di approfondimento che sono seguite. La prima, dedicata a “Spazi fisici e virtuali” e moderata da Saul Meghnagi, ha visto gli interventi dei giornalisti e divulgatori Piero Angela e Corrado Augias, di Micaela Procaccia del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del consigliere UCEI Luca Zevi, architetto e progettista del Museo di Villa Torlonia. La seconda, dedicata a “Memoria e storia per un’educazione della democrazia” e moderata dalla storica Anna Foa, ha visto invece confrontarsi il senatore Luigi Manconi, il docente Franco Lorenzoni, il presidente e fondatore di Gariwo Giorgio Nissim, il giurista e presidente onorario della Fondazione Museo della Shoah Giovanni Maria Flick.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(14 aprile 2015)