Il monito del presidente UCEI “Mondo civile reagisca davanti a strage innocenti”
“Rivolgo un pensiero, commosso, solidale e straziato dal dolore, alle comunità musulmane e cristiane che, solo per credere nella propria religione, sono vittime di atroci sofferenze in Asia e in Africa e subiscono vere e proprie stragi di innocenti. Il mondo civile non può più rimanere fermo, paralizzato dalle proprie divisioni, ma creare una grande alleanza che protegga gli innocenti e gli indifesi e che sconfigga i vili e barbari portatori e predicatori di morte. Lo ha affermato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna intervenendo ieri nel corso del convegno ‘Quale memoria per quale società? I musei della Shoah nel terzo millennio’ che ha richiamato un folto pubblico, istituzionale e non, a Palazzo Montecitorio. “Cultura e Memoria – ha spiegato il presidente UCEI – sono le parole chiave, gli antidoti affinché la nostra società sia consapevole dei propri valori fondamentali e irrinunciabili, primo tra tutti il rifiuto di ogni deriva fanatica e fondamentalista che finisce per diventare assassina contro chiunque venga considerato diverso”.
Svolgendo una riflessione attorno al tema del convegno, Gattegna ha poi sottolineato come si tratti di un quesito che deve essere posto con grande determinazione, “per non dimenticare che l’Italia fascista, nel secolo scorso, ha avuto una storia drammaticamente intrecciata con quella della Germania nazista e insieme hanno diffuso i virus dell’intolleranza etnica, della xenofobia, del razzismo e dell’antisemitismo”. Virus che una volta inoculati è difficile debellare del tutto. E infatti, è stato rilevato, serpeggiano ancora nel nostro continente, spesso mascherati, ma sempre ispirati agli stessi principi. “Principi abbietti e aberranti – è stato detto – che il regime fascista introdusse nelle leggi razziste del ’38 allorché, riunito in questo stesso palazzo, il Parlamento di allora si coprì di vergogna votandole all’unanimità”.
Un ringraziamento è andato tra gli altri alla presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e al sindaco di Roma Ignazio Marino. Al presidente Boldrini perché, dopo aver ospitato il 27 gennaio la solenne celebrazione del Giorno della Memoria, “ha offerto nuovamente questa sede prestigiosa”. Al ministro Giannini perché, con generosità e impegno, “sostiene tutte le iniziative dedicate alla formazione, in senso democratico, dei nostri giovani, anche accompagnandone insieme a noi alcune centinaia ogni anno ad Auschwitz”. Al sindaco Marino, che parte del Consiglio della Fondazione costituita per la costruzione del Museo della Shoah a Roma in Villa Torlonia, “per aver offerto il proprio patrocinio a questo evento”.
Un ringraziamento è stato rivolto inoltre all’associazione di cultura ebraica Hans Jonas, per aver promosso e organizzato un convegno “dal titolo giusto e stimolante”.
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(15 aprile 2015)