Setirot – Brigata e speranza
Un sogno coltivato da molto tempo si sta davvero avverando, e tre giorni fa – quando ho visto le prime bandiere della Brigata Ebraica che abbiamo commissionato per la manifestazione del 25 aprile – confesso che mi sono commosso. Chi come me, prendendo schiaffoni virtuali da ogni parte, ha lavorato per anni e anni al riavvicinamento della Sinistra alle ragioni di Israele (indipendentemente da quali forze politiche israeliane ci fossero e ci siano più confacenti) non può che gioire sapendo che la ‘nostra’ Festa della Liberazione sarà felicemente celebrata in compagnia dell’ANPI, dell’ANED, di tutta la Milano democratica e antifascista, che sfileremo insieme al PD, che saremo numerosi e forti. Quella di quest’anno è una vera e propria svolta, fortemente voluta dal PD milanese, dalla Brigata Ebraica e dalla Sinistra per Israele. La speranza è che arrivino sotto le nostre bandiere ebrei e non ebrei da ogni parte d’Italia. Una ventata di speranza può farci solamente bene. Certo, ci saranno le contestazioni, gli insulti, le ignoranti false becere idiozie di chi ha la mente obnubilata dall’odio. Non ci fanno paura. Con linguaggio forse un po’ antico dico che ci fanno un baffo. Non risponderemo, non li degneremo della nostra reazione irrazionale anche se motivata. Per noi, con noi, risponderanno i cittadini, i democratici, gli antifascisti veri.
Stefano Jesurum, giornalista
(16 aprile 2015)