Qui Bologna – Religioni per la pace
Cristiani, ebrei, musulmani. Insieme a Villa Revedin, dove si è tenuto un evento di preghiera e riflessione, annunciato all’indomani dei tragici fatti di Parigi, fortemente partecipato dalla cittadinanza. A guidare la delegazione ebraica il presidente della kehillah bolognese Daniele De Paz e il rabbino capo Alberto Sermoneta, affiancato sul palco dal cardinale Carlo Caffarra e dal coordinatore della Comunità islamica locale Yassine Lafram. “È stato un evento ben riuscito, nel corso del quale sono state pronunciate parole importanti e significative. La città di Bologna dal suo canto è molto attiva su questi temi, in ambito sia istituzionale che scolastico-universitario”, sottolinea il rav.
Ad essere coinvolti anche alcuni giovanissimi della Comunità, chiamati a recitare dei salmi e una preghiera del Nachman di Breslav, uno dei grandi maestri del chassidismo. Tra i presenti anche la consigliera comunitaria Ines Miriam Marach.
Nel suo intervento, in cui è stato spiegato tra gli altri il significato ebraico di “pace”, il rav Sermoneta ha lanciato un chiaro monito ai presenti: “L’incontro di oggi fra rappresentanti delle tre correnti monoteiste, in una città che è solita assistere al passaggio di tante etnie diverse, deve essere un messaggio forte, della volontà di dialogare per conoscerci meglio, rispettarci e contribuire ad un rapporto leale, spontaneo, solido e duraturo”.
L’evento si è chiuso con la piantumazione di un ulivo.
(17 aprile 2015)