Elio Toaff (1915-2015)

“Un aneddoto tra gli altri mi ha sempre commosso. E cioè il fatto che, mi è stato raccontato, si facesse accompagnare a prendere il caffè sul litorale di Ostia. Per vedere il mare, quel mare che in qualche modo gli ricordava Livorno”.

La testimonianza di Vittorio Mosseri, presidente della Comunità ebraica livornese, dà il segno dell’amore del rav Elio Toaff per la sua città d’origine. Quella città che si riversa in massa, in piazza Benamozegh, per l’ultimo saluto al Maestro prima della sepoltura. Quella città che ne accoglie adesso le spoglie, su sua espressa richiesta, per riposare al fianco della moglie Lia.

Istituzioni e comuni cittadini, i tanti rabbini che sono stati suoi allievi. E anche chi, come il presidente dell’Ari Giuseppe Momigliano, accorre per rendere omaggio “a un grande ebreo italiano”. Da Torino a Milano, da Trieste a Firenze, da Bologna a Padova, da Venezia a Napoli, i Maestri delle diverse Comunità sostano davanti al feretro. Tra loro il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, che ha raccolto il suo testimone nel 2001 e che poche ore dopo, al cimitero, gli riserverà parole di profonda ammirazione e amicizia. Presenti anche Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica torinese, e una folta delegazione del Consiglio comunitario romano.

“Aveva un eloquio semplice e schietto, senza peli sulla lingua, ma sempre rispettoso della dignità di tutti. È stato rabbino capo di Roma per 50 anni e ha sempre saputo essere un leader carismatico, capace di andare controcorrente e di trascinare su posizioni più avanzate tutti coloro che avevano imparato a fidarsi del suo istinto e del suo fiuto”, afferma il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. A tracciare l’inestimabile valore del suo magistero sono anche gli altri ospiti chiamati ad intervenire: dall’ambasciatore dello Stato d’Israele in Italia Naor Gilon al presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, dal sindaco Filippo Nogarin al vescovo Simone Giusti. “La presenza del governo testimonia la vicinanza alla Comunità ebraica e il riconoscimento simbolico del valore che Elio Toaff rappresenta per la storia del nostro paese sotto il profilo umano, sotto il profilo culturale e sotto il profilo del suo impegno politico” afferma il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.
“Tutti i Toaff sono seppelliti a Livorno. Mio padre voleva tornare dai suoi avi” conclude la cerimonia figlio Ariel. E Yair Didi, rabbino capo, aggiunge: “Amava la gente. E la gente lo ha amato”.
Adam Smulevich